Uova di fagiano: piccole ma ricche di gusto!
Anche le uova di fagiano si possono portare in tavola
Il fagiano appartiene alla famiglia Phasianidae, insieme alle galline, ai pavoni, ai tacchini, alle quaglie e alle pernici. È un uccello originario dell’Asia, che oramai si è diffuso in tutto il mondo. La carne e le uova di fagiano sono commestibili e sono state classificate come un alimento sicuro per l’organismo degli esseri umani. Proprio per questo, sono in molti ad amare questi alimenti, che diventano giorno dopo giorno sempre più presenti nelle cucine italiane.
Le uova di fagiano sono molto simili alle uova di faraona e più piccole di quelle di gallina. Infatti, pesano in media 30-33 grammi (anche se le più piccole possono arrivare 21-22 grammi circa), mentre un uovo di gallina di piccole dimensioni può pesare circa 38 grammi. Presentano un guscio di un color verde pallido, sul quale possono essere presenti alcune macchie, che in alcuni casi è marrone, marrone chiaro o di una colorazione grigia scura… Ma quali sono le altre peculiarità di queste uova?
Ricetta uova di fagiano
Preparazione uova di fagiano
- Per la preparazione delle uova alla Benedict iniziate tagliando in due le fette di pane, cospargetele di burro e fatele dorare leggermente al grill, poi conservatele al caldo.
- Ora riscaldate una padella antiaderente e cuocete senza aggiungere grassi le fette di bacon, fino a completa tostatura.
- Conservate al caldo anche le fette di bacon.
- Poi fate bollire un po’ di acqua in una pentola, versateci le uova private dal guscio, l’aceto e fate cuocere così per 3 minuti.
- Adagiate le fette di pane tostato sui piatti, ponete su ognuna di esse una fetta di bacon.
- Poi scolate le uova e posizionatele sulle fette di pane, coprendole con la salsa olandese.
- Date una sventagliata di paprika dolce e decorate con un po’ di maggiorana. Servite e buon appetito!
Ingredienti uova alla Benedict:
- 4 fette di pane in cassetta consentito,
- 20 gr. di burro chiarificato,
- 8 fette di bacon,
- 4 uova di fagiano (se non le trovi uova di gallina),
- 1 cucchiaio di aceto di riso,
- q. b. di paprika dolce,
- q. b. di maggiorana
Per la salsa olandese:
- 3 tuorli d’uovo,
- 175 gr. di burro chiarificato,
- 2 cucchiai di succo di limone,
- q. b. di sale
Le caratteristiche delle uova di fagiano
Le uova di fagiano selvatico o da allevamento hanno un tuorlo più voluminoso rispetto a quello delle uova di gallina. Hanno anche un sapore più intenso, cremoso e a dir poco piacevole. Sono energetiche e vantano un valore nutrizionale simile a quello proposto dalle uova di altre specie. Infatti, contengono una notevole quantità di proteine di alta qualità e tutti gli amminoacidi essenziali. Sono ricche di vitamine del gruppo B (soprattutto B9 e B12) e vitamina D, ma anche di minerali quali potassio, ferro, calcio, fosforo, zinco e magnesio.
Propongono una buona dose di grassi, colesterolo (anche quello buono) e, in base all’alimentazione dell’animale, possono contenere anche discreti livelli di omega 3. Grazie agli altri macro e micronutrienti, le uova di fagiano garantiscono benefici per il cervello e il sistema nervoso, per il sistema immunitario e per il metabolismo energetico. Inoltre, si rivelano ottime alleate della muscolatura, della pelle, delle ossa e dei capelli.
A tavola con le gustose uova di fagiano
Come ben sapete e come dicevo prima, la carne e le uova di questo esemplare si presentano come alimenti validi per la nostra dieta. Ovviamente, essendo che le uova sono ricche di grassi, è opportuno bilanciarne il consumo. Inoltre, è consigliabile prediligere le uova di fagiano provenienti da allevamenti certificati. Soprattutto quando provengono da un esemplare selvatico, è sempre opportuno lavarle e asciugarle prima di aprirle, eliminando così gran parte dei batteri presenti sul guscio.
A parte questi piccoli accorgimenti, le uova di fagiano sono favolose sotto ogni punto di vista e consentono di portare in tavola numerose preparazioni dal notevole valore nutrizionale e dal gran gusto. Perciò, direi che questo alimento ha tutte le carte in regola per divenire il protagonista di qualche vostro menu. Se amate le uova, non potrete fare a meno di apprezzare anche queste!
Uova alla Benedict, il simbolo della colazione all’americana
Le uova alla Benedict sono una pietanza della tradizione americana, uno dei tanti pasti che vengono consumati a colazione. Questa, come tutti sanno, è diversa dalla classica colazione mediterranea in quanto è prevalentemente salata, ricca di carboidrati ma anche di proteine. Le uova alla Benedict incarnano questo spirito ed esprimono i valori nutrizionali tipici del “breakfast” americano. Sono anche facili da preparare e richiedono pochissimo tempo da passare ai fornelli. Oggi vi presento una variante tutto sommato classica delle uova alla Benedict, a cui però ho aggiunto ho aggiunto le uova di fagiano e la salsa olandese. A questa dedicherò il prossimo paragrafo.
In questo paragrafo vorrei soffermarmi un po’ sui valori nutrizionali. Le uova alla Benedict sono un pasto completo, infatti contengono sia carboidrati che proteine. I primi sono dati dal pane, che funge da base per l’uovo, mentre le proteine sono garantite dall’uovo e dal bacon. Ovviamente, si segnala una certa quantità di grassi, dati proprio da questi due ingredienti. Le uova alla Benedict non sono una ricetta ipocalorica. Tuttavia, come dimostrano l’esperienza e alcuni studi scientifici, se c’è un momento della giornata in cui è possibile “sgarrare” è proprio la colazione della mattina; avrete sempre una giornata davanti per smaltire le calorie assunte.
La salsa olandese, uno special guest nella nostra ricetta
L’unica variazione sul tema delle classiche uova alla Benedict è proprio la salsa olandese. E’ una delle principali salse della cucina francese. La sua storia è tuttavia travagliata, e tra notizie certe e leggende, riguarda sia la Francia che l’Olanda. In estrema sintesi, se ne fa menzione per la prima volta nel famoso manuale di cucina “Le Cuisinier Francois” di Pierre La Varenne (anno 1651), che però ne assegna la paternità ai Paesi Bassi. Secondo l’autore, è stata portata in Francia dai cuochi olandesi al seguito del re d’Orange in visita a Parigi.
Al di là delle incertezze storiche, della salsa olandese si può affermare che ha molto in comune con la maionese, rispetto alla quale però contiene il burro. Inoltre, viene realizzata con un procedimento particolare, che non prevede un’operazione di montatura. Questa è sostituita da una fase di miscelazione a temperatura moderata. In buona sostanza, si pone a bagnomaria una miscela di tuorli e burro, si mescola e poi una volta che il burro si è sciolto se ne aggiunge altro. Il procedimento non è granché complicato ma impone comunque una certa manualità.
Il sapore ricorda quello della maionese, ma rispetto a quest’ultima è più delicato. La salsa olandese accompagna degnamente verdure, carne e uova (preparate nei modi più disparati).
Il bacon tra grassi e apporto di proteine
Nella classica colazione americana, il bacon non può mancare. Questa colazione a base di uova di fagiano alla Benedict non fa eccezione. Il bacon è un alimento molto consumato negli Stati Uniti ed è guardato con qualche sospetto dai salutisti nostrani. Va detto, però, che il bacon è assimilabile alla nostra pancetta, alla stessa pancetta che utilizziamo per molti pasti salati, tipicamente riservati al momento del pranzo. Ciò non implica che i timori sulla salubrità del bacon siano infondati. In effetti sì, il bacon è grasso: 100 grammi di prodotto contengono ben 42 grammi di grassi. Buona parte di questi, poi, sono saturi, quindi in linea teorica fanno male all’organismo.
Il bacon, così come la pancetta, vantano comunque delle virtù. A prescindere dalla presenza di grassi, è comunque ricco di proteine. Anzi, il bacon è composto per il 21% di proteine, praticamente come qualsiasi carne rossa. Per quanto riguarda la questione dei grassi, c’è un metodo efficace per quanto classico per evitare che compromettano la linea, ossia non abusare dell’alimento. Come in questa ricetta del resto, che impone il consumo di 1 o 2 fette di bacon a testa.
Ricette con le uova ne abbiamo? Certo che si!
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