Differenza tra zuppa e minestra, crema e vellutata
Perché la minestra di astice e ceci è così speciale?
La minestra di astice, caserecce e ceci è un primo piatto completo, dalla grande resa visiva e molto gustoso. Si fregia di una lista di ingredienti notevoli per quantità e qualità, frutto di un lavoro di selezione che non ha lasciato nulla al caso. Tutti i sapori, per quanto diversissimi, si valorizzano a vicenda senza che nessuno predomini sull’altro. Anche dal punto di vista organolettico, dunque, siamo di fronte a un piatto equilibrato.
Per quanto riguarda il procedimento, esso può apparire laborioso ma in realtà è abbastanza semplice. Certo, rispetto alla classica minestra, che vede una cottura quasi contemporanea degli ingredienti, questa ricetta prevede più fasi. Tuttavia, niente che possa realmente impensierire o precludere la sua preparazione anche ai non esperti di zuppe e minestre. Tra l’altro, la ricetta è invenzione dello chef Danilo Angè, che non è nuovo a pietanze che coniugano eleganza e semplicità.
Per quanto riguarda i valori nutrizionali, la minestra di astice e ceci tocca vette di eccellenza. C’è di tutto: i carboidrati forniti dalla pasta (ovvero dalle caserecce), le proteine (fornite da astice e ceci), vitamine, sali minerali e fibre in abbondanza. Si segnala anche una certa quota di grassi, necessaria anch’essa affinché un piatto possa definirsi equilibrato. Nello specifico, i grassi sono contenuti in parte nella pasta e in parte nell’astice. Niente che possa compromettere la linea, ovviamente.
Ricetta minestra di astice e ceci
Preparazione minestra di astice e ceci
Per la preparazione della minestra di astice e ceci iniziate cuocendo a vapore l’astice per 5 minuti. Al termine della cottura sgusciatelo per bene. Fate a pezzi le carcasse, poi rosolatele in una pentola con un filo d’olio, poi ricoprite il tutto con acqua e versate il concentrato di pomodoro. Cuocete fino a quanto l’acqua non si sarà ristretta della metà. Fate a dadini il sedano, le cipolle e le carote, poi fate imbiondire il tutto in un pentola con dell’olio, un po’ di peperoncino e l’aglio. Una volta che le verdure sono imbiondite, unite i ceci e ricoprite con il brodo e il fondo di cottura dell’astice.
Cuocete così per un’ora e mezza. Nel frattempo lessate i broccoletti in acqua salata e fateli intiepidire. Fate a dadini il guanciale, versatelo in una pentola con il rosmarino e con l’olio, rosolate e versate l’olio filtrandolo direttamente nella pentola con i ceci. Aggiustate con un po’ di sale e di pepe. Poi frullate un quarto di ceci. Ora aggiungete la pasta, cuocetela e quando mancano pochi minuti alla cottura unite sia i broccoletti che l’astice tagliato a pezzi. Servite e buon appetito!
Ingredienti minestra di astice e ceci
- 3 astici da 500 gr. ciascuno
- 20 gr. di concentrato di pomodoro
- 200 gr. di sedano
- carote e cipolle
- 1 spicchio di aglio
- 1 peperoncino piccante
- 300 gr. di ceci ammollati
- q. b. di brodo vegetale
- 200 gr. di broccoletti
- 60 gr. di guanciale
- 1 mazzetto di rosmarino
- 300 gr. di caserecce consentite
- q. b. di olio extravergine di oliva
- un pizzico di sale e pepe.
Un piccolo vocabolario culinario
Oggi con la ricetta della minestra di astice e ceci ho deciso di fare un po’ di chiarezza in merito parlando della differenza tra zuppa e minestra, crema e vellutata. Quando ci si muove nel mondo della cucina, è importante essere a conoscenza del significato di alcuni termini legati ad altrettanti piatti.
Troppo spesso, infatti, mi capita di vedere utilizzare questi termini come sinonimi, il che è sbagliatissimo. Le differenze infatti ci sono e stiamo per scoprirle assieme partendo dalla minestra. Il nome di questo piatto deriva dal verbo minestrare, il cui significato in italiano è amministrare.
Differenza tra zuppa e minestra, crema e vellutata
Il piatto, infatti, veniva servito a tavola dal capofamiglia. Realizzata mettendo in primo piano le verdure, la minestra è caratterizzata anche dalla presenza di riso, pasta, farro e orzo. A seconda delle tradizioni regionali, la minestra può avere diverse caratteristiche. In Lombardia, per esempio, la minestra è caratterizzata dalla presenza di riso. In Veneto e in Emilia Romagna, invece, la preparazione tradizionale prevede pasta e cappelletti.
La minestra, tecnicamente, si può trovare anche fuori dai confini del Bel Paese. I noddles cinesi, così come i ramen giapponesi, sono delle vere e proprie minestre.
Cos’è la zuppa?
Vediamo ora qualcosa su un altro piatto tradizionale italiano, ossia la zuppa. In questo caso, la caratteristica principale riguarda la presenza di sole verdure. La zuppa, però, viene servita spesso accompagnata con crostini di diverse dimensioni.
Il piatto fa parte della cucina tipica italiana, ma è diffuso anche nel resto del Vecchio Continente. In tutte le lingue europee, il nome è molto simile. Alla base c’è la parola gotica suppa, che indica appunto la fetta di pane sulla quale si versa la zuppa.
Il piatto ha un aspetto particolarmente denso. Si tratta di una ricetta particolarmente diffusa in diverse Regioni italiane, soprattutto in Toscana. In questa terra, le verdure principali sono i cavoli neri.
La zuppa in Sicilia, invece, è caratterizzata dalla presenza di legumi e fave come verdure principali.
Minestrone: quali sono le sue caratteristiche?
Cosa si può dire del minestrone? Prima di tutto, che è nato poco dopo la scoperta dell’America, grazie all’introduzione nel Vecchio Continente di patate, mais e fagioli. Al minestrone, è possibile aggiungere cereali o pasta.
Concludiamo parlando del passato, un insieme di verdure frullate ad alta velocità. Un doveroso cenno va fatto anche sulla vellutata che è composta da massimo 2/3 verdure e ha come base sempre burro e farina mentre la crema caratterizzata da un solo ingrediente debitamente frullato e legato con panna o latte.
L’astice, un alimento pregiato e dalle eccellenti proprietà
L’astice, tra gli ingredienti della nostra minestra con ceci, è uno dei crostacei più pregiato in assoluto, simbolo di una ristorazione di livello. Le sue carni sono gustose, tenere ed eccellenti anche dal punto di vista nutrizionale. Il riferimento è in particolare alle proteine: 100 grammi di astice contengono ben 19 grammi di proteine, una quantità che non ha nulla da invidiare alle carni rosse e che rappresenta una sorta di unicum tra tutti i crostacei.
Certo, l’astice come tutti i crostacei è anche abbastanza grasso, ma i suoi grassi sono decisamente “buoni”. Contiene, infatti, una certa quantità di acidi grassi omega tre, sostanze che contribuiscono alle prestazioni dell’apparato cardiocircolatorio, della funzione visiva e di quella cognitiva. Ad ogni modo, l’apporto calorico dell’astice è piuttosto ridotto, si parla di appena 90 kcal ogni 100 grammi. In questa ricetta l’astice viene cotto in due fasi, prima a vapore e poi rosolato, per poi essere aggiunto a fine preparazione nella minestra. Viene impiegato, comunque, il suo olio di cottura per cuocere gli altri ingredienti.
La ricchezza nutrizionale dei ceci
I ceci, utilizzati nella minestra di astice, sono tra i legumi più diffusi in Europa e nel mondo, anche perché il loro consumo è attestato ormai da parecchie migliaia di anni. Sono legumi preziosi, che a un sapore corposo e gradevole aggiungono una ricchezza nutrizionale davvero straordinaria. I ceci, insomma, sono buoni e salutari. Contengono infatti sia proteine che carboidrati, senza contare il carico di fibre (che fanno bene alla mobilità intestinale), i sali minerali e le vitamine. Il riferimento è in particolare alla vitamina A e a quelle del gruppo B, nonché al ferro, al calcio e al fosforo.
I ceci, poi, sono molto digeribili, e adatti a qualsiasi dieta. In questa ricetta vanno prima ammollati (in genere per una notte intera) e poi cotti per un’ora e mezza insieme al brodo e al fondo di cottura delle verdure già imbiondite. L’abbinamento con l’astice, che si realizza a fine preparazione, può sembrare strano ma invece risulta davvero azzeccato.
Ricette minestre ne abbiamo? Certo che si!
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