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Le torte della nonna, ad ognuna la sua ricetta

Le torte della nonna

Le origini di una torta davvero unica

Quando si parla di torte della nonna vengono in mente le ricette più svariate. Ogni regione, ogni città e persino ogni famiglia ha la sua. Nell’immaginario collettivo, infatti, il termine ha assunto il significato di “torta casalinga di semplice realizzazione”. In realtà indica una ricetta ben precisa, ovvero una torta che ha come base la pasta frolla, arricchita da crema pasticcera, guarnita da pinoli. Se pensate, poi, che la torta della nonna abbia un’origine domestica, vi sbagliate. Pur entrando a far parte delle tradizioni familiari degli italiani, la sua provenienza è ben diversa. Si narra infatti che sia stata inventata da Guido Samorini, cuoco e titolare del ristorante San Lorenzo a Firenze. Non è un caso, dunque, che la torta della nonna sia ancora oggi legata soprattutto alla tradizione toscana.

Al netto di ciò, la torta della nonna è uno dei dolci più buoni e semplici che si possano gustare. La lista degli ingredienti è corta e reperibile, mentre il procedimento è alla portata di tutti. Certo, si tratta di un dolce molto calorico, visto che abbondano sia la pasta frolla che la farcitura (che è tra le più leggere). Viene servita come merenda corposa, o anche come dessert a conclusione di un pasto abbondante come quello domenicale.

Le due principali tipologie di torta della nonna

Nel corso del tempo, complice la semplicità della ricetta, sono nate molte varianti, a tal punto che oggi si può parlare di torte della nonna. Vale però la pena sottolineare che anche in origine esistevano due tipologie di torta della nonna, che queste resistono ancora oggi. Sto parlando della versione povera e della versione ricca. La versione povera è “chiusa”, nel senso che viene apposto un secondo strato di crema a copertura del ripieno. La versione ricca è invece “aperta”, ossia la crema rimane a vista. In ogni caso, il dolce viene guarnito con i pinoli e più raramente con lo zucchero a velo.

La versione povera è più pesante, ma presenta una quantità inferiore di crema. La versione ricca è un po’ più leggera e ha un sapore più dolce, dovuto principalmente all’abbondanza del ripieno. C’è chi preferisce l’una e c’è chi preferisce l’altra, tuttavia le due torte godono della medesima bontà e possono essere apprezzate in egual modo. Insomma, come spesso accade in cucina, è una questione di gusti. Stesso discorso per le varianti meno ufficiali, che vengono preparate con una certa frequenza nelle case degli italiani. Le differenze possono essere importanti ma si segnalano due elementi ricorrenti: tutte le torte della nonna hanno una base di pasta frolla e un ripieno morbido, anche se non sempre cremoso. Spesso, poi, sono guarnite con frutta secca e decorate con lo zucchero a velo.

Una variante anti-intolleranze alimentari

Possono esistere torte della nonna anti intolleranze alimentari? Ovvero senza lattosio, senza glutine e senza nichel? Non è una domanda di poco conto se si considera l’incidenza dei disturbi alimentari, come l’intolleranza al lattosio, la sensibilità al nichel e la celiachia. Il tema mi tocca da vicino, quindi non vi stupirà sapere che ho già fatto ricerche in merito. D’altronde, sarebbe un peccato privarsi di un dolce così buono e genuino, benché non si del tutto ipocalorico. Anche in questo caso potete esercitare il massimo della creatività. Vi basterà sostituire la farina doppio zero con una senza glutine, e il latte con una versione delattosata.

Non vi consiglio il latte vegetale in quanto ha un sapore troppo diverso e la crema pasticcera ne risulterebbe alterata. Per quanto concerne il burro optate per il chiarificato che è del tutto privo di lattosio. Per chi è sensibile al nichel, infine, la ricetta non impensierire più di tanto. Vi consiglio comunque di fare attenzione alle guarnizioni, specie se utilizzate la frutta.

La torta di mele è una torta della nonna?

Tra i dolci casalinghi annoverati tra le torte della nonna spicca la torta di mele. Le caratteristiche di fondo non sono molto diverse dalla torta della nonna, almeno nella sua accezione più larga. La torta di mele è realizzata con la pasta frolla e vanta una farcitura morbida, benché non proprio cremosa. Non è del tutto chiaro se associare questa torta ad una variante della torta della nonna, ma ciò non toglie nulla alla piacevolezza di questa ricetta e all’importanza che ricopre nelle tradizioni familiari.

Qui sul sito ho parlato spesso di torte di mele. Vi consiglio dunque di dare un’occhiata alla ricetta della torta di mele classica e alla ricetta della torta di mele con noci. Sono due varianti che differiscono poco come ingredienti, ma che offrono sentori diversi ed esperienze davvero uniche. Nel primo caso ho adottato un approccio classico, senza aggiungere ingredienti particolari se non qualche aroma, come la cannella e la vaniglia. Nel secondo caso ho guarnito il tutto con una bella sventagliata di noci tritate, un’innovazione che rende il sapore più rustico e la texture più suggestiva.

Le torte della nonna più creative

Vale la pena dedicare un po’ di spazio alle torte della nonna più creative, ovvero a quelle che, partendo da alcuni elementi condivisi, presentano soluzioni alternative.

Torta di ricotta ai frutti di bosco. E’ un dolce magnifico in quanto unisce i sentori leggermente aciduli della ricotta con quelli più delicati della frutta. La farcitura è realizzata con ricotta, uova e zucchero, inoltre viene guarnita con lamponi e mirtilli.

Torta al cacao con lamponi. Questa ricetta segue il canovaccio della precedente, ma apporta ulteriori innovazioni. In particolare la frolla è aromatizzata al cacao e la farcitura è realizzata con panna e cioccolato bianco. Come guarnizione troviamo i frutti di bosco e una deliziosa marmellata.

Torta alla ricotta e amaretti. E’ probabilmente la più “stravagante” delle torte delle nonna, a tal punto da uscire fuori dai canoni ufficiali. Il motivo di ciò risiede nell’assenza di farcitura e nell’integrazione della ricotta direttamente nell’impasto. Inoltre l’impasto viene arricchito anche con gli amaretti sbriciolati. Il risultato è un dolce dalla texture omogenea e dal sapore suggestivo.

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