Rosolio alla malva e santoreggia: un liquore speciale
Alla scoperta del rosolio alla malva e santoreggia: Un liquore che unisce gusto e benessere
Nel mondo sempre più vasto e variegato dei liquori artigianali, c’è una gemma poco conosciuta che merita di essere scoperta: il rosolio alla malva e santoreggia. Questo liquore non solo incanta per il suo gusto unico e delicato, ma si distingue anche per le sue proprietà benefiche, rendendolo una scelta ideale da gustare un buon pasto. Oggi, desidero portarvi in un viaggio alla scoperta di questa straordinaria bevanda, mostrandovi non solo come prepararla, ma anche svelandovi i segreti delle sue componenti principali: la malva e la santoreggia.
Queste due piante, entrambe originarie dell’area mediterranea, sono ricche di storia e di proprietà curative. Spesso trascurate nella cultura culinaria moderna, la malva e la santoreggia sono in realtà due tesori nascosti del nostro patrimonio botanico. Mentre la malva è nota per le sue proprietà lenitive e antiinfiammatorie, la santoreggia viene apprezzata per le sue qualità digestive e antispasmodiche. Quando queste piante si incontrano, danno vita a un liquore che è una vera sinfonia di sapori e benefici per la salute.
In questo articolo, esploreremo insieme le numerose potenzialità delle piante protagoniste del rosolio alla malva e santoreggia. Scoprirete come questi ingredienti, spesso trascurati, possono trasformarsi in un liquore delizioso e ricco di proprietà. Andremo a vedere come, conoscendo meglio queste piante, il vostro apprezzamento per il liquore che ne deriva possa aumentare considerevolmente. Siete pronti a rimanere stupiti dalla versatilità e dal fascino di questo antico ma sempre attuale liquore? Andiamo allora a scoprire tutti i segreti del rosolio alla malva e santoreggia, una bevanda che racchiude in sé tutto il sapore e la sapienza di un’erboristeria dimenticata.
Ricetta rosolio alla malva e santoreggia
Preparazione rosolio alla malva e santoreggia
Lavate e sciacquate bene i fiori di malva e la santoreggia; asciugate tutto con delicatezza. Mettete le erbe in un contenitore con il litro di alcool e con la stecca di vaniglia, e lasciateli a macerare per almeno 10 giorni, al buio, scuotendo di tanto in tanto il vaso.
Trascorso questo tempo, filtrate il tutto in un colino, unite lo sciroppo di zucchero raffreddato, che avrete ottenuto sciogliendo a fuoco basso lo zucchero nell’acqua, e travasate in un grosso vaso di vetro a chiusura ermetica.
Fate riposare il tutto per altri 15-20 giorni. Trascorso questo tempo, filtrate il liquore ottenuto in una bottiglia passandolo al colino foderato con un panno ben pulito e aspettate qualche giorno prima di berlo..
Ingredienti rosolio alla malva e santoreggia
- Ingredienti per una bottiglia
- 30 gr misto fiori di malva e foglioline di santoreggia
- 500 gr zucchero di canna
- un lt acqua e un lt di alcool alimentare a 95° gradi
- una stecca vaniglia.
Rosolio alla malva e santoreggia: Un liquore che racchiude storia e sapore
Il rosolio alla malva e santoreggia rappresenta una vera e propria perla nel panorama dei liquori artigianali. Oggi vi guiderò nella scoperta di questa bevanda sorprendente, non solo nel gusto ma anche nelle sue proprietà benefiche. A fine pasto, un bicchiere di questo rosolio non è solo un piacere per il palato, ma anche un toccasana per il corpo.
Alla base di questo rosolio troviamo due piante straordinarie: la malva e la santoreggia. Entrambe originarie dell’area mediterranea, queste piante sono state a lungo sottovalutate, nonostante le loro notevoli proprietà curative e stimolanti. La malva è conosciuta per le sue virtù lenitive e antiinfiammatorie, mentre la santoreggia è apprezzata per le sue qualità digestive e antispasmodiche. Quando queste due piante si incontrano, creano un abbinamento perfetto, sia dal punto di vista delle proprietà che del gusto.
Bere un bicchiere di rosolio alla malva e santoreggia a fine pasto non è solo un piacere per il palato, ma anche un gesto di cura per il nostro corpo. Questo liquore, oltre a deliziare i sensi, contribuisce a migliorare la digestione e a calmare eventuali disturbi dello stomaco, grazie alle sue proprietà erboristiche.
Preparare il rosolio in casa è un’esperienza unica che consente di entrare in contatto diretto con le materie prime e di apprezzare la trasformazione dei sapori. La preparazione richiede pazienza e attenzione, ma il risultato finale è una bevanda che racchiude tutto il sapore e l’aroma delle piante utilizzate.
Il rosolio alla malva e santoreggia è molto più di un semplice liquore. È una bevanda che racchiude in sé una storia, una tradizione e un’esperienza sensoriale unica. Vi invito a scoprire non solo il suo sapore, ma anche le storie e le tradizioni che si celano dietro le piante che lo compongono. Sicuramente, questo vi porterà ad apprezzare ancora di più ogni sorso di questo straordinario liquore.
Le proprietà benefiche e curative della malva
La malva è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Di solito, cresce nelle zone a clima temperato, spontaneamente e ai bordi delle strade di campagna, ma può essere coltivata benissimo anche in vaso, poiché presenta dei deliziosi fiori eduli (rosa o viola) che la rendono persino a scopi ornamentali. Questo ingrediente protagonista del rosolio alla malva e santoreggia può darvi delle grandi soddisfazioni sotto ogni punto di vista!
Infatti, questa pianta può essere usata per arricchire insalate, secondi di carne e pesce; può essere utilizzata come contorno (lessata e condita con sale e olio) e nelle minestre. È l’ideale per preparare deliziose confetture e persino bevande liquorose, come nel caso del rosolio alla malva e santoreggia. Si tratta davvero un dono della natura, soprattutto perché si rivela un ottimo trattamento naturale contro tosse e raffreddore, ed ogni sorta di infezione delle vie aeree superiori.
I suoi fiori e le foglie sono ricche di mucillagini, che hanno il compito di trattenere l’acqua e prevenirne l’essiccamento e che conferiscono alla pianta notevoli proprietà antinfiammatorie e lenitive. Grazie alla loro naturale viscosità, infatti, queste sostanze proteggono le pareti molli dei tessuti dai vari agenti patogeni, responsabili in particolare di alterazioni e infiammazioni delle prime vie respiratorie.
Inoltre, questa pianta utilizzata per la preparazione del rosolio alla malva e santoreggia ha notevoli proprietà idranti, depurative e lassative, ed è perfetta, quindi, per chi soffre di stitichezza o disturbi al tratto intestinale. Infine, come se non bastasse, questo piccolo elisir di salute è utile contro tutte le problematiche che affliggono il cavo orale (ascessi, stomatiti, gengiviti etc.). Come potete vedere, le proprietà benefiche di questa pianta sono davvero notevoli!
Alla scoperta del rosolio alla malva e santoreggia: l’altro ingrediente principale
Abbiamo parlato della malva e non possiamo di certo dimenticarci dell’importanza della santoreggia o erba pepe, in quanto è una pianta meno nota, tipica del mediterraneo, ma anch’essa con notevoli potenzialità da un punto di vista curativo. Non a caso, i greci, così come i romani, ritenevano che avesse delle proprietà afrodisiache e veniva usata durante le feste dedicate a Dioniso. Per questo motivo, durante il medioevo, la Chiesa ne vietò la coltivazione.
Negli anni a seguire, però, quest’altro benefico ingrediente del rosolio alla malva e santoreggia acquistò maggior prestigio e venne infatti utilizzata per la preparazione di infusi o come aromatizzante nel vino e nell’aceto. Successivamente, iniziò ad essere usata anche in cucina e divenne nota col nome di “erba pepe” o “erba acciuga”. Ai giorni nostri, però, l’abbiamo persa un po’ di vista, tranne in alcune regioni del Molise e dell’Abruzzo, dove viene utilizzata per insaporire le conserve di pomodoro e la carne.
Attualmente, la santoreggia è conosciuta per le sue proprietà digestive, carminative (è utile quindi per alleviare i gonfiori addominali), antispasmodiche, antinfiammatorie, antivirali, antibatteriche, depurative e antiossidanti. Tutte queste potenzialità sono da attribuirsi ai principi attivi in essa contenute: oli essenziali (in particolare eugenolo, carvacrolo e timolo), minerali (come calcio, fosforo, sodio, potassio, zinco, rame, ferro, magnesio e manganese) e vitamine (A, C, B1, B2, B3 e B6).
Di solito le sue foglie vengono utilizzate non solo per la preparazione di infusi, per i liquori come il rosolio alla malva e santoreggia, e per aromatizzare le pietanze, ma possono essere aggiunte anche ad un pediluvio o ad un bagno rilassante. Anche in questo modo, la pianta aiuta ad eliminare gonfiori e tonifica i tessuti, può alleviare i crampi e persino i dolori muscolari. Anche questo vegetale è quindi dotato di interessanti potenzialità! Che ne dite, allora, di usarlo per preparare il nostro portentoso elisir di salute e bontà? Nella stagione fredda bevuto bollente è ottimo e ha un’azione balsamica.
Ricette liquori ne abbiamo? Certo che si!
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