Risotto alle fragole e sidro di mele: un piatto raffinato
Risotto alle fragole, un primo piatto dai sapori raffinati
Mettendo la giusta dose di creatività ai fornelli è possibile dare vita a piatti a dir poco speciali, unendo tra loro sapori anche molto diversi per creare armonia. E’ un primo piatto che può essere adatto per la cena di San Valentino.
Per apprezzare questi “matrimoni” del gusto bisogna provare piatti come il primo che vi propongo oggi. Di cosa si tratta? Del risotto fragole e sidro. Se si fa la giusta attenzione alla scelta degli ingredienti è possibile proporlo senza problemi a chi ha carenze di enzima lattasi e di glutine. Adesso non resta che scoprire i segreti di questo fantastico primo piatto!
Ricetta risotto alle fragole
Preparazione risotto alle fragole
- In una pentola antiaderente ben riscaldata versate il riso e tostatelo a fiamma media.
- Appena sarà tostato, bagnate con il brodo e aggiungete lo scalogno affettato sottilmente e sfumate col sidro.
- Lasciate evaporare aggiungete i due cucchiai di salsa di pomodoro e poco alla volta aggiungete il brodo vegetale bollente man mano che viene assorbito, continuando a mescolare portando il riso a cottura ci vorranno circa 15/18 minuti.
- Mentre il riso cuoce lavate mondate e tagliate le fragole a pezzi, quando il riso e pronto aggiungete la panna e mantecate con il burro spegnete e aggiungete le fragole a pezzi.
Ingredienti risotto alle fragole
- 350 gr. di riso Carnaroli
- 1 scalogno
- 1 bicchiere di sidro artigianale
- 250 gr. di fragole
- 2 cucchiai di salsa di pomodoro
- 30 cl. di panna consentita
- 1 lt. circa di brodo vegetale
- 40 gr. di burro chiarificato
- 20 gr. di olio extravergine d’oliva
- q. b. di sale e di pepe
Alla scoperta delle proprietà delle fragole
Le fragole sono un ingrediente fondamentale di questo risotto, nonché un frutto che mette allegria solo chiamando in causa il senso della vista. Non parliamo del gusto! Si tratta però di frutti benefici anche per la salute e per diversi motivi. Il primo riguarda la presenza di un’importante quantità d’acqua. Le fragole sono per questo delle ottime soluzioni per idratare la pelle e per mantenerla tonica e luminosa nel tempo.
Molto importante è citare la presenza di enzimi che aiutano il metabolismo dei grassi e che contribuiscono al mantenimento della forma fisica (ovviamente bisogna anche fare movimento). Ma la proprietà più rilevante delle fragole è la presenza di fibre. Questi principi nutritivi sono infatti fondamentali per migliorare l’attività intestinale e per tenere sotto controllo il rilascio degli zuccheri nel sangue prevenendo i picchi glicemici ed evitando in questo modo gli aumenti di peso.
Tutti i benefici dello scalogno, portentoso antiossidante
Per esplorare le particolarità di questo risotto con fragole e sidro è fondamentale soffermarsi sui benefici dello scalogno. Contraddistinto da una speciale efficacia antiossidante, è perfetto per prevenire in maniera naturale l’invecchiamento cellulare e l’insorgenza di patologie tumorali.
Questo succede perché contiene quercetina e kaempferol, sostanze che vengono rilasciate quando lo scalogno viene schiacciato. Ottimo per quanto riguarda il controllo del colesterolo cattivo, lo scalogno è un valido alleato della salute del cuore. Assumerlo significa fare qualcosa di buono anche per il cervello per via della presenza di acido folico!
Una sfumatura particolare per la ricetta del risotto alle fragole
Tra i protagonisti di questo risotto alle fragole spicca l’utilizzato per la sfumatura. Non si tratta del classico vino bianco bensì del sidro di mele, una bevanda ottenuta dalla fermentazione delle mele. La fermentazione avviene per mezzo di lieviti naturali garantiti direttamente dalla buccia delle mele, anche se una certa quota di lieviti viene aggiunta artificialmente.
Il sapore del sidro è particolare, anche perché cambia in base alla varietà di mele utilizzate e dalla lunghezza della fermentazione. Nella maggior parte dei casi, però, conserva la freschezza del succo di frutta.
Il sidro di mele può essere bevuto come alcolico da pasto, vista la sua gradazione piuttosto bassa, che varia dal 4% all’8%. Per lo stesso motivo, e in virtù di una intrinseca dolcezza, può essere impiegato in pasticceria. In questo caso viene aggiunto al riso tostato e lasciato sfumare a fiamma molto alta, in modo che il cereale possa acquisire parte delle sue note aromatiche.
Una mantecatura raffinata per questo risotto con le fragole
Il risotto alle fragole è molto diverso dai classici risotti, infatti è più dolce e vede come protagonista la frutta, che si caratterizza per un condimento minimale. Questo approccio si riflette anche nella mantecatura, che chiama in causa il solo burro. Aggiungere anche il Parmigiano significherebbe compromettere l’equilibrio della ricetta e coprire tutte le note fruttate che il riso ha acquisito fino a quel momento.
Ma attenzione al tipo di burro da utilizzare. In questa ricetta dovreste evitare il burro normale e scegliere il burro chiarificato. Quest’ultimo è privo di caseine, il ché impatta sulle caratteristiche dell’alimento e in particolare sul suo sapore, che si fa più leggero e delicato.
Il burro chiarificato, inoltre, è privo di lattosio, dunque può essere consumato senza timore da chi soffre di intolleranza al lattosio. Il burro chiarificato ha però un difetto: è molto calorico. Da questo punto di vista si avvicina all’olio e agli altri grassi più o meno puri.
Il riso giusto per un risotto alle fragole elegante e raffinato
Quale riso utilizzare per il risotto alle fragole? Semplice, quello che da sempre si utilizza per i risotti: il riso Carnaroli. Si tratta di una varietà speciale che mantiene la sua integrità anche a seguito delle lunghe cotture, insomma non scuoce. Un bel vantaggio se si considera che la cottura dei risotti è molto lunga, in quanto si pone lo scopo di favorire la piena trasmissione dei sapori dal condimento al riso stesso.
Il riso Carnaroli è in grado di inglobare sapore e liquidi dagli ingredienti che cuociono al suo interno, in questo caso il sidro di mele utilizzato per la sfumatura, il brodo vegetale e la salsa di pomodoro (presente però in quantità minime).
Il Carnaroli, per quanto faccia parte dell’immaginario collettivo della gastronomia italiana, è un riso relativamente recente. E’ stato sintetizzato dall’agronomo Ettore De Vecchi nel secondo dopoguerra a partire dal varietà di riso Lavarone e Vialone Nano.
FAQ sul risotto alle fragole
Che origini ha il risotto?
Sulle origini del risotto non vi è accordo tra gli storici. Le ipotesi più accreditate suggeriscono un’origine veneta, che avrebbe avuto luogo durante il XVIII secolo. Ad ogni modo il risotto fa ufficialmente la sua comparsa nel ricettario di un famoso cuoco maceratese, Antonio Nebbia, datato 1779.
Come si fa il risotto con le fragole?
Per fare il risotto alle fragole è sufficiente aggiungerle alla fine, quasi come se fossero una guarnizione. E’ tuttavia necessario preparare il risotto a questa peculiare guarnizione, sfumandolo – a seguito della tostatura – con un alcolico leggero e fruttato, come può essere il sidro di mele.
Cosa abbinare con il risotto alle fragole?
Il risotto alle fragole si abbina con vini bianchi piuttosto leggeri, freschi e fruttati. Qualche esempio? Il Moscato d’Asti, il Fiano di Avellino, il Falanghina, il Grechetto, il Soave Classico.
Cosa servire dopo il risotto alle fragole?
Il consiglio è di assecondare il carattere fruttato del risotto, dunque predisponete un secondo dal carattere agrodolce, che veda come protagonista anche la frutta. A tal proposito possono andare il bene l’arista all’arancia, il pollo al limone, il salmone alle mele etc.
Quanti grammi di riso occorrono per una porzione di risotto?
Dipende dall’abbondanza delle porzioni e dalla quantità dei condimenti. In questo caso i condimenti sono minimali, dunque possono andare bene 80-90 grammi di riso per porzione.
Ricette con fragole ne abbiamo? Certo che si!
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