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Intolleranza al nichel, fate attenzione a oli e grassi idrogenati

oli e grassi idrogenati

Una delle cause che hanno portato a un aumento della presenza di nichel nell’alimentazione moderna, soprattutto nei Paesi occidentali, è legata al massiccio impiego di oli e grassi vegetali idrogenati e non idrogenati nell’industria alimentare. In essi, infatti, sono presenti abbondanti residui di nichel derivati dalla trasformazione dei grassi vegetali.

Ecco perché chi soffre d’infiammazioni connesse al consumo di nichel, deve controllare il consumo di alimenti contenenti oli idrogenati. Tuttavia, come vedremo, anche chi tollera il nichel, dovrebbe stare lontano o limitare il più possibile il consumo di questi oli.

Gli oli e i grassi vegetali si dividono in due tipologie:

  • Idrogenati significa che sono state utilizzate delle tecniche artificiali/chimiche per dare all’olio/grasso la consistenza necessaria per la lavorazione alimentare.
  • Non idrogenati sono idrogenati di natura, non hanno quindi bisogno di essere sottoposti ad ulteriori procedure per essere utilizzati. Sono quindi naturalmente saturi, ma questo NON significa che siano “ amici” della nostra salute.

Gli oli idrogenati sono oli spesso sani nel loro stato naturale (ad esempio olio di palma, nocciolo, soia, olio di mais o di olio di cocco), ma sono rapidamente trasformati in sostanze poco salutari attraverso la produzione e lavorazione che subiscono.

Il procedimento prevede prima di essere scaldati a temperature molto alte, per poi essere iniettati in un catalizzatore per diverse ore. È qui nasce il primo problema perché il catalizzatore è di solito fatto di un metallo come nichel, platino o alluminio.

Questi oli, che sono utilizzati come addensanti (il principale è la margarina), sono diffusissimi nell’industria alimentare, vi faccio qualche esempio: cracker, biscotti, grissini, patatine, arachidi e nocciole tostate, pani speciali (come i pani aromatizzati, oliati, molti tipi di pane di grano integrale, pane in cassetta, focacce, crostini di pane), cioccolato, gelati, caramelle, tutti i dolci industriali e biscotti (biscotti, cornetti e tutti gli snack), dadi da brodo (anche vegetale), alcune marmellate, cibi fritti.

Tutti questi prodotti contengono tracce non quantificabili di nichel e quindi dovrebbero essere eliminati nei giorni di dieta.

Gli oli idrogenati sono uno degli ingredienti peggiori utilizzati nell’industria alimentare, quindi, tutti dovrebbero evitarli per salvaguardare la propria salute.

Pensate che il processo di trasformazione industriale degli oli vegetali cambia la struttura molecolare delle materie prime utilizzate aumentandone la densità in modo tale da ottenere un olio solido o semi solido a temperatura ambiente anziché liquido. Le molecole di questo nuovo prodotto sono più vicine alla cellulosa o alla plastica rispetto al petrolio.

Un pensiero che mi fa rabbrividire … teniamoci il più lontano possibile dai prodotti industriali di ogni tipo e teniamo lontani anche i nostri bambini. Lo so che è dura e c’è sempre poco tempo da dedicare in cucina ma preparare il cibo con le nostre mani scegliendo le materie prime, è sempre tempo speso bene!

Oli e grassi idrogenati, via libera al soffritto leggero

Gli oli cotti non sono nocivi per chi soffre di intolleranza la Nichel. Gli esperti hanno stabilito che un soffritto leggero può essere consumato anche da chi è allergico o intollerante a questo elemento chimico.

Uno studio pubblicato su Clinical and Translation Allergy ha evidenziato come un po’ di olio buono usato per esempio nella realizzazione di una frittata, di una pizza, per far saltare le verdure o arrostire una patata non generi i disturbi legati all’intolleranza al nichel

Posto che occorre sempre procedere con cautela, saremmo dunque di fronte a una buona notizia per chi da anni combatte contro questa subdola forma di intolleranza alimentare e d’ora in poi potrà accedere a una dieta più varia.

Ovviamente non è tutto oro quel che luccica. Pare infatti che occorra ancora attenzione per gli oli industriali. Mentre la rassicurazione degli esperti riguarda gli oli buoni usati per la cottura casalinga.

Nichel e oli cotti: nuovi scenari all’orizzonte

La novità in questione apre certamente nuovi scenari di speranza. In altre parole, ciò che prima era vietato ora diventa quantomeno accessibile.

Perché è come se si fosse data origine a una nuova ripartizione, dividendo i destini degli oli cotti da quelli del Nichel.

Si va progressivamente nella direzione di specificare meglio le diverse forme di “reazione” aiutando così la singola persona a orientarsi nella preparazione dei cibi.

Le manifestazioni allergiche, per intenderci, sono un fatto individuale che va singolarmente analizzato.

Soprattutto per quanto riguarda l’intolleranza al Nichel, per la quale non è sufficiente eliminare alcuni tipi di alimenti dalla propria dieta, ma occorre una grande attenzione nella preparazione dei cibi, nei materiali utilizzati e nella combinazione con altre sostanze.

Su come la faccenda non sia di semplice risoluzione, basti l’esempio del cacao, che è ricco di Nichel.

Se però il cioccolato è di qualità e proviene da coltivazioni naturali allora l’impatto sulla salute può essere poco consistente. Mentre il discorso cambia sensibilmente se il cacao arriva da un terreno contaminato da cadmio e alluminio.

Riproduzione riservata
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14 commenti su “Intolleranza al nichel, fate attenzione a oli e grassi idrogenati

  • Ven 10 Mar 2017 | CARLA ha detto:

    Hai ragione nonna paperina, io cerco il più possibile di fare le cose in casa, per la ns. salute è importante. Grazie per le tue informazioni

    • Ven 10 Mar 2017 | Tiziana ha detto:

      Grazie Carla sono felice che le informazioni scritte ti siano utili

      • Lun 5 Feb 2024 | Eleonora ha detto:

        Buongiorno vorrei sapere se l’olio di cocco vergine spremuto a freddo contiene Nikel. Sono allergica Grazie

        • Mar 6 Feb 2024 | Tiziana Colombo ha detto:

          Buongiorno Eleonora l’olio di cocco vergine spremuto a freddo è apprezzato per i suoi benefici. Tuttavia, è importante sapere che può contenere tracce di nichel, sebbene in quantità molto basse.

  • Lun 7 Gen 2019 | Silvana ha detto:

    Quindi e meglio utilizzare l’olio di riso neo dolci piuttosto che l’olio di semi o mais ? Grazie

    • Ven 11 Gen 2019 | Tiziana Colombo ha detto:

      Salve Silvana sicuramente se ha problemi legati al nichel non utilizzerei l’olio di mais. Per l’olio di semi dipende quale utilizza. L’olio di riso è una buona alternativa

  • Mar 30 Mag 2023 | Daniela Pellizzaro ha detto:

    Buonasera..il medico mi ha prescritto olio di paraffina….mi è venuto un dubbio…sono allergica al nichel…posso prenderlo?.. grazie

    • Mer 31 Mag 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

      Ci sono molti prodotti contenenti l’olio di paraffina e con la scritta Nichel Tested.

    • Mer 15 Nov 2023 | Antonella ha detto:

      Il vino si può bere con l intolleranza al nichel?

      • Gio 16 Nov 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

        In base alla mia conoscenza il vino contiene un livello medio-alto di nichel. Questo è dovuto in parte alla presenza naturale di nichel nel suolo, che può essere assorbito dalle uve durante la crescita.

        L’uva, essendo uno degli alimenti che contiene nichel, dovrebbe essere inserita in una dieta a rotazione. Questo significa consumare l’uva e prodotti derivati, come il vino, solo in determinati periodi per ridurre il rischio di reazioni.

        Consigli per Chi Soffre di Intolleranza al Nichel

        Dato il suo contenuto di nichel, sarebbe saggio ridurre o evitare il consumo di vino.
        Considera di inserire alimenti come l’uva e i suoi derivati in una dieta a rotazione, consumandoli solo in modo intermittente.
        per una guida specifica e consigli personalizzati, è sempre meglio consultare un medico o un dietologo.

  • Dom 6 Ago 2023 | Raffaella ha detto:

    Il complesso vitaminico omega 3 può essere assunto se sono allergica al nichel?

    • Gio 10 Ago 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

      Secondo molti nutrizionisti consigliano di assumere alimenti ricchi di omega 3 come rimedio naturale contro gli effetti del nichel.

  • Mer 20 Mar 2024 | Valentina ha detto:

    Ho scoperto di essere allergica al nickel a vent’anni dopo che mi sono state diagnosticate delle malattie autoimmuni . Questa allergia potrebbe essere la causa scatenante di queste patologie ? Potresti consigliarmi dei testi da consultare in merito? Grazie

    • Gio 21 Mar 2024 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno Valentina ci sono molti pareri discordanti a riguardo. Io personalmente, ascoltando i vari professionisti con cui collaboro, mi sono resa conto che questa allergia porta ocsa molti disturbi che possono essere correlati. Testi scientifici in merito non ne conosco.

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