Farina di Fave, una vera fonte di potassio
Frisella di fave e avena, un piatto diverso dal solito
La frisella di fave e avena con farina di konjac è una variante della classica frisella, un famoso pane biscottato della tradizione pugliese e, in parte, calabrese, siciliana e campana. La frisella è una ricetta da antipasto, ma funge anche da accompagnamento. Si caratterizza per una spiccata versatilità, dal momento che può essere consumata come se fosse un normale pane o come ingrediente di ricette più complesse.
Qui vi presento una variante molto interessante, che cerca di coniugare tradizione e sperimentazione. Tale commistione è evidente già nella lista degli ingredienti, che comprende numerose farine alternative, alcune delle quali talmente “esotiche” da risultare sconosciute ai più. E’ un modo, questo, per innovare nel rispetto della tradizione e valorizzare una ricetta tutto sommato classica, che da secoli (se non da millenni) viene preparata più o meno alla stessa maniera.
Ricetta farina di fave
Preparazione farina di fave
Per la preparazione della frisella di fave e avena iniziate unendo tutte le farine che avete a disposizione, gli amidi e il sale, poi mescolate accuratamente. Immergete il lievito nel latte e fatelo sciogliere. Poi versate latte e lievito nell’impasto, unite i semi di sesamo e i fiocchi d’avena. Ora impastate il tutto fino a ricavare un composto cremoso. Terminata la lavorazione, fate riposare in frigo per un minimo di 12 ore e un massimo di 24. Trascorso questo lasso di tempo, versate il composto nella sac à poche con bocchetta liscia e create dei cerchi di circa 8 cm di diametro su una teglia ricoperta di carta da forno. Su ciascun cerchio applicatene un altro, in modo da aumentarne lo spessore.
Attendete tre ore per far lievitare il tutto (dovreste assistere ad un raddoppio di volume). Cuocete per 15 minuti a 180 gradi. Fate raffreddare un po’ e poi tagliate a metà i cerchi. Cuocete nuovamente per un altro quarto d’ora a 150 gradi. Badate bene, nella prima fase di cottura i cerchi dovrebbero risultare dorati e morbidi. A fine della seconda cottura, invece, devono essere ben solidi e asciutti.
Un’idea per gustarle potrebbe essere quella di inumidirle appena appena, sfregarle con l’aglio, irrorarle con dell’ottimo olio extra vergine e adagiate dei pomodorini tagliati a metà e qualche cappero. Potete spaziare con la fantasia e aggiungere anche acciughe e olive denocciolate. Salate e pepate. Potete aggiungere origano o basilico e terminate con altro giro di olio a filo e servite
Ingredienti farina di fave
- 150 gr. di amido di riso
- 150 gr. di farina di avena consentita
- 100 gr. di farina di fonio
- 100 gr. di farina di fave
- 800 gr. di latte intero consentito freddo
- 100 gr. di fiocchi d’avena consentiti
- 100 gr. di semi di sesamo
- 10 gr. di lievito di birra
- 100 gr. di olio extravergine di oliva
- 20 gr. di sale
- 20 gr di farina di konjac.
La farina che si ottiene dalla macinazione delle fave è una farina senza glutine molto apprezzata nella panificazione.
Oltre a donare a pane, pizze, biscotti e torte un sapore più gradevole e una consistenza più morbida, regala anche una buona dose di proteine e molti altri nutrienti.
Questo rende la farina di fave perfetta per le preparazioni senza glutine e non solo.
Per orientarvi un po’ sul corretto impiego, considerate che per quasi tutte le ricette, potete sostituire circa il 15% di farina di frumento con quella di fave.
Il risultato ve lo lascio scoprire da soli, provate la prossima volta che preparerete la pizza o il pane in casa.
Parliamo delle proprietà delle fave
Quello che, invece, vi voglio svelare subito è la ricca gamma di nutrienti e di proprietà benefiche delle fave, le stesse che trovate nella farina:
- la caratteristica principale delle fave, così come dei fagioli, è la grande quantità di proteine e, quindi, di energia preziosa per l’organismo. Le fave, però, si compongono di molte altre sostanze benefiche: fibre, antiossidanti, vitamine, minerali e steroli vegetali.
- sono molto ricche di fibra alimentare che aiuta le funzioni intestinali e a proteggere la mucosa del colon. Le fibre, infatti, sono molto importanti per la salute perché legandosi alle sostanze chimiche cancerogene nel colon, diminuiscono i tempi di esposizione a sostanze tossiche. Inoltre, è stato dimostrato che la fibra alimentare riduce i livelli di colesterolo nel sangue.
- sono ricche di fitonutrienti come gli isoflavoni e gli steroli vegetali. Alcuni isoflavoni come la genisteina e la daidzeina sono stati associati nel corso di alcuni studi alla capacità di proteggere dal cancro al seno. I fitosteroli, in particolare ß-sitosterolo, invece, aiutano a mantenere i giusti livelli di colesterolo nel corpo.
- contengono Levodopa (o L-dopa), un precursore di neuro-sostanze chimiche nel cervello come la dopamina, l’adrenalina e la noradrenalina. Queste sostanze sono associate al corretto funzionamento muscolare.
- La farina di fave contiene buone quantità di vitamina B6 (piridossina), tiamina (vitamina B-1), riboflavina e niacina. Queste vitamine funzionano come co-enzimi nel metabolismo cellulare di carboidrati, proteine e grassi.
- Infine, la farina di fave è un’ottima fonte di minerali come ferro, rame, manganese, calcio, magnesio. La fava, poi, è una delle maggiori fonti vegetali di potassio. Il potassio è un importante elettrolita di cellule e fluidi corporei, aiuta a contrastare gli effetti dannosi del sodio sulla pressione sanguigna.
Ricette con farina di fave ne abbiamo? Certo che si! Vi presento la frisella.
La farina di fonio e di konjac
La caratteristica principale della frisella di fave e avena sono principalmente le farine. Al posto della classica farina doppio zero, qui troviamo le farine di fonio, avena, riso, konjac e fave. Vorrei soffermarmi su quelle meno conosciute, ovvero sulla farina di fonio e di konac. La farina di fonio è poco diffusa ma antichissima. Da sempre viene coltivata e consumata in Africa. E’ senza glutine, dunque può essere consumata anche dagli intolleranti a questa sostanza e dai celiaci. Tuttavia, presenta tanti altri pregi. Per esempio, è davvero ricca di sali minerali, e in particolare di zinco, magnesio, calcio e manganese.
Presenta un contenuto tutt’altro che trascurabile di vitamine, e in particolare di quelle del gruppo B. Inoltre ha un basso indice glicemico, il ché è una buona notizia per i malati di diabete o per chi sta sostenendo una dieta dimagrante in quanto riduce il senso di fame. Ancora meno conosciuta è la farina di konjac. Questo tipo di farina non deriva da un cereale, ma da una radice. Anche per questo motivo vanta una ridotta quantità di grassi e un apporto calorico basso, o almeno inferiore a quello delle altre farina. Un etto di farina di konjac, infatti, apporta a malapena 150 kcal. Per il resto è ricchissima di sali minerali, fibre e vitamine. In genere viene considerata come un toccasana per il transito intestinale.
I tanti pregi dei semi di sesamo
Un altro ingrediente particolare della frisella di fave e avena, non tanto per le sue caratteristiche quanto per l’uso che se ne fa, è rappresentato dai semi di sesamo. A differenza di tante altre ricette, magari spiccatamente panificatorie, quella delle friselle di fave e avena prevede che i semi di sesamo partecipino attivamente all’impasto, che così diventa più aromatico, corposo e gustoso.
Tra l’altro, i semi di sesamo sono un toccasana per l’organismo. Certo, sono molto grassi, come tutti i semi del resto. I grassi che contengono, però, sono “buoni” in quanto fanno bene alla salute. Il riferimento è in particolare agli acidi grassi omega tre, che giovano alla vista, al cuore e alla funzione cognitiva. Tra l’altro, sono anche ricchi di sali minerali come il magnesio, il ferro, il selenio, il potassio e il fosforo. Buona è, infine, la quantità di proteine, che supera mediamente il 15%, così come quella dei carboidrati. L’apporto calorico, invece, è pari a 573 kcal.
Ricette con fave ne abbiamo? Certo che si!
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