Verdure senza nichel, scopriamole insieme
Verdure senza nichel: esistono davvero? Scopriamolo insieme. Sempre più persone si trovano a combattere contro l’intolleranza al nichel e, per evitare le spiacevoli manifestazioni sia dermatologiche che sistemiche, devono cercare di eliminare il più possibile questo metallo dalla loro alimentazione.
Oggi parleremo delle verdure a basso contenuto di nichel! Ricordatevi che nichel free non si dice, al limite a basso contenuto di nichel. Con le nuove coltivazioni in idroponica la verdura e la frutta contenenti nichel in minima quantità sta entrando nelle case di molti. Un alimentazione senza nichel non esiste idem alimenti nichel free. Alimenti non contenenti nichel in assoluto non esistono. E’ giusto dire di poter seguire una dieta a basso contenuto di nichel.
Se vi consola io sono intollerante al nichel, allergica al nichel da contatto e devo mangiare anche senza lattosio e fare attenzione al glutine! Eppure vivo bene lo stesso. Volete sapere il mio punto di vista? Si può! Mille volte si può e se volete saperne di più sul nichel ecco il link del mio libro dedicato al tema dell’ alimentazione nichel free o più correttamente a basso contenuto di nichel. In questi anni gli alimenti privi di nichel stanno aumentando e sempre più persone ritrovano il gusto del cibo.
Verdure che non contengono nichel: esistono?
Bisogna innanzitutto chiarire una cosa: il nichel è un metallo presente un po’ ovunque sulla terra. Tracce più o meno importanti si trovano nell’atmosfera, nell’acqua, nel terreno, ed in molti oggetti di uso quotidiano.
Capirete da soli come intraprendere una dieta completamente con alimenti che non contengono nichel sia abbastanza difficile. Per chi segue una dieta priva di nichel ci sono tutta una serie di accorgimenti da prendere. Ve ne dico qualcuno da prendere in cucina come:
- Utilizzare pentolame e posate che non contengono nichel.
- Far scorrere molto bene l’acqua del rubinetto prima di utilizzarla (le tubature in metallo contengono quasi sempre del nichel, che va a depositarsi nell’acqua che beviamo o utilizziamo per cucinare). Anche qui dire acqua senza nichel è impossibile. Qualche traccia rimane
- Fare attenzione ai prodotti ortofrutticoli, perchè molti di essi, anche se non contengono naturalmente nichel, potrebbero assorbirne quantità più o meno alte per contaminazione del terreno.
Qui nasce il problema e come vedremo, chi soffre di intolleranza a questo metallo dovrà optare per le verdure a basso contenuto di nichel, ma non potrà mai essere certo della sua completa assenza, in quanto i terreni in cui sono state coltivate potrebbero contenerne anche discrete quantità, dovute magari all’irrigazione dei campi con acque di falde acquifere contaminate. Sono davvero molte le verdure che contengono nichel in abbondante quantità.
Partendo dunque dalla considerazione generale che di verdure senza nichel ne esistono abbastanza poche , ma che potrebbero comunque esserne contaminate per vari motivi (fra cui non dimentichiamo nemmeno le piogge contenenti smog e polveri sottili), vediamo effettivamente di fare un elenco completo di quali sono.
Verdure senza nichel: quali e quante sono?
Fortunatamente di verdure a basso contenuto di nichel “per natura” ce ne sono, e possono essere consumate tranquillamente dagli intolleranti anche se, come dicevamo prima, la possibilità che ne abbiamo assorbite alcune quantità attraverso le radici non sono da escludere (ma raramente la percentuale è così alta da causare reazioni allergiche ) . Consiglio di acquistare verdure dalla provenienza certa e se lo trovate dal contadino che le coltiva in modo naturale è il massimo. (ndr come d’uso a casa mia)
Gli intolleranti al nichel possono consumare queste verdure contenenti nichel in minima quantità:
- Finocchi
- Songino
- Melanzane
- Peperoni
- Scarola
- Radicchio rosso
- Bietole o erbette
- Barbabietole
- Cetrioli
Possono provare a consumare con moderazione:
- Carote
- Cavolfiori
- Cavoli
- Lattuga
- Zucca e zucchine
Dovrebbero invece ridurre drasticamente (e riprendere in dieta a rotazione):
- Asparagi
- Carciofi
- Cipolle
- Fagiolini
- Pomodori
- Sedano
- Spinaci
Per quanto riguarda i legumi senza nichel: lenticchie, fagioli e piselli è meglio mangiarli con moderazione e a rotazione, mentre sono consentiti i ceci almeno due volte al mese, ma con l’accortezza di consumarli freschi e non in scatola, perché quest’ultima potrebbe contaminarli con il nichel in essa contenuta. Lo stesso vale per tutti gli alimenti ed è meglio prediligere sempre prodotti conservati in vasi di vetro.
Fra i cereali senza nichel via libera a quinoa, amaranto, fonio etc. Non è consigliato il grano saraceno.
Per quanto invece riguarda le patate, ricordate di sbucciarle, in quanto la buccia tende ad assorbire il nichel eventualmente presente nel terreno. Le patate nella dieta che mi è stata data le ho massimo due volte in un mese.
Va prestata attenzione agli strumenti che si usano in cucina
Un ultimo consiglio che riguarda tutte la frutta e le verdure, e alimenti senza nichel, evitate di cuocerle in pentole di acciaio o alluminio, perchè queste, tendendo a rilasciare il nichel durante la cottura, vanificherebbero tutti i vostri sforzi.
Intolleranza al Nichel: una condanna senza appello?
L’intolleranza al nichel rappresenta un tipo di reattività al metallo molto particolare: essa infatti agisce “per accumulo” . Se siamo predisposti alle reazioni avverse causate dal nichel, esse si manifesteranno solo al di sopra di una certa soglia. In poche parole: più nichel introduciamo nel nostro organismo e più lo satureremo, favorendo tutta la serie di disturbi che gli intolleranti ben conoscono.
La soglia oltre le quale cominciano a manifestarsi le reazioni avverse cambia da persona a persona e, soprattutto, varia anche dopo che l’organismo è stato disintossicato con una dieta a rotazione: per questo motivo molti cibi (comprese le verdure) quando siamo saturi di nichel potrebbero darci fastidio, magari non lo faranno quando saremo disintossicati dal metallo. Per questo motivo abbiamo aggiunto nella lista anche le verdure che si possono consumare con moderazione, monitorando gli effetti che hanno sul nostro organismo.
Indispensabile, per tenere sotto controllo questa intolleranza, è come sempre meglio rivolgersi ad uno specialista che, innanzitutto confermerà o meno la diagnosi.
Risultati alla mano consiglierà la dieta adatta che varierà nel tempo reintroducendo man mano i vari alimenti. Quindi non disperate, perchè seguendo la giusta alimentazione potrete tenere sotto controllo i sintomi senza dover necessariamente rinunciare a tutto!
Una volta individuate le verdure che non risultano essere per noi un danno, come è possibile utilizzarle in cucina? Quali metodi di cottura si prestano di più per il radicchio o bietole, ad esempio?
Per cuocere le verdure, la sbiancatura e la sbollentatura sono da non sottovalutare.
La sbiancatura e la sbollentatura sono due metodi di cottura utilizzati principalmente per rendere vivo e brillante il colore delle verdure, mantenendone inalterati gli aromi ed il valore nutrizionale.”. Per eseguirli, occorre immergere gli alimenti in acqua bollente per pochi secondi. Dopodiché, gli stessi verranno estratti e messi in acqua fredda e ghiaccio per farli raffreddare velocemente. Ma questo non è tutto: ecco tutte le caratteristiche di queste tecniche che potranno migliorare i vostri risultati in cucina.
I segreti della sbiancatura e della sbollentatura
Queste tecniche sono utilizzate come precottura per alcuni alimenti che poi verranno congelati in casa, oppure per intenerirli. Se invece si vogliono sgrassare alcuni cibi, si potrà ricorrere a questa tecnica. Tuttavia, in questo caso, si dovrà utilizzare una cottura ad espansione, ovvero partire con l’alimento già immerso in acqua fredda: il progressivo aumento della temperatura farà sì che lo stesso rilasci nell’acqua i grassi in eccesso.
Con la sbiancatura e la sbollentatura si potranno precuocere alcuni alimenti, portando poi a termine la cottura in altri modi, per esempio in padella con un filo d’olio. Dato che questa tecnica può essere applicata se si desidera che il colore delle nostre verdure rimanga vivo, basterà sbollentare per pochi secondi l’ortaggio prescelto, raffreddarlo in acqua fredda e infine passarlo in padella con olio ed aromi.
Il risultato sarà quello di una pietanza caratterizzata esteticamente da un colorito vivace e sarà sicuramente più bella da vedere nel piatto.
Quando usare la sbiancatura e la sbollentatura
La tecnica della sbiancatura può essere utilizzata anche per i fritti, eseguendo una precottura in olio a 130°C che permette ai cibi di cuocere senza però dorarsi. La doratura verrà poi ultimata al momento del servizio, attraverso la normale friggitura ad alte temperature. La tecnica della sbollentatura può essere utile inoltre per quegli alimenti dalla fibra molto delicata e di piccole dimensioni, che al contatto col calore si trasformano rapidamente da crude a cotte.
Gli strumenti con i quali si possono realizzare sbiancatura e sbollentatura, sono pentole e casseruole. I materiali migliori da utilizzare sono acciaio e alluminio. In particolare, essendo un ottimo conduttore di calore, quest’ultimo consente una distribuzione omogenea della temperatura.
Giusto spiegare cosa siginifica dieta a rotazione
Assolutamente, la dieta a rotazione può essere una strategia efficace per affrontare l’intolleranza al nichel e migliorare la qualità della tua alimentazione senza rinunciare completamente a una varietà di cibi. Ecco alcune informazioni più dettagliate sulla dieta a rotazione per l’intolleranza al nichel:
Benefici della dieta a rotazione per l’intolleranza al nichel:
- Diversificazione alimentare: La dieta a rotazione ti consente di variare gli alimenti che consumi, riducendo la possibilità di sovraccaricare il tuo sistema con nichel da una singola fonte alimentare.
- Riduzione delle reazioni: Evitando il consumo ripetitivo degli stessi alimenti ad alto contenuto di nichel, puoi ridurre il rischio di reazioni avverse e sintomi legati a questa intolleranza.
Come implementare una dieta a Rotazione per l’intolleranza al nichel:
- Elenco degli alimenti: Iniziare con un elenco degli alimenti che sono noti per essere ad alto o basso contenuto di nichel. Puoi trovare risorse online o consultare un dietologo specializzato in intolleranze alimentari per ottenere una lista dettagliata.
- Pianificazione settimanale: Prepara un piano settimanale che include una varietà di alimenti a basso contenuto di nichel. Assicurati di includere fonti di proteine, verdure, frutta e carboidrati.
- Rotazione degli alimenti: Durante la settimana, cerca di variare gli alimenti che consumano. Ad esempio, se hai mangiato pollo una sera, cerca di optare per una fonte proteica diversa, come pesce o carne di manzo, la sera successiva.
- Diario alimentare: mantieni un diario alimentare per tenere traccia degli alimenti che hai consumato e eventuali sintomi o reazioni che potresti aver sperimentato. Questo ti aiuterà a identificare alimenti o modelli alimentari specifici che possono causare problemi.
- Consulta uno specialista: consulta un dietologo o un nutrizionista specializzato in intolleranze alimentari per creare un piano alimentare personalizzato e ricevere orientamenti specifici sulla dieta a rotazione per l’intolleranza al nichel.
Tornare a sorridere con una dieta a rotazione:
Sebbene la gestione dell’intolleranza al nichel possa richiedere alcune modifiche alla tua alimentazione, è possibile mantenere una dieta equilibrata e gustosa seguendo la dieta a rotazione. Ricorda che con il supporto di uno specialista e un’attenta pianificazione, puoi continuare a godere del cibo con il sorriso, assicurandoti che la tua dieta soddisfi le tue esigenze nutrizionali senza causare reazioni avverse.
Lo so che le verdure a basso contenuto di nichel sono limitate, ma la dieta a rotazione può sicuramente aiutarti a diversificare la tua alimentazione e a trovare un equilibrio tra le limitazioni imposte dall’intolleranza al nichel e la varietà dei cibi che consumi. Ecco alcune strategie che potresti considerare per variare la tua dieta:
Anche se le opzioni di verdure a basso contenuto di nichel sono limitate, puoi comunque alternare quelle che puoi consumare. Ad esempio, se puoi mangiare zucchine, cetrioli, songino e radicchio, cerca di includere una varietà di queste verdure nelle tue insalate o nei tuoi piatti.
Le erbe aromatiche fresche e le spezie possono dare sapore ai tuoi piatti e aggiungere varietà alla tua dieta. Alcune erbe e spezie, come il timo e l’origano, sono generalmente a basso contenuto di nichel.
Anche nella frutta, ci sono alcune opzioni a basso contenuto di nichel. Ad esempio, molte persone con intolleranza al nichel possono mangiare mele, mandarini e albicocche. Variare le tue fonti di frutta può contribuire a rendere la tua dieta più interessante.
Sperimenta diverse tecniche di cottura e preparazioni per aggiungere varietà ai tuoi pasti. Ad esempio, puoi grigliare, cuocere al vapore, cuocere al forno o saltare le tue verdure in modi diversi per cambiare il loro sapore e consistenza.
La dieta a rotazione richiede pianificazione e creatività, ma può contribuire a migliorare la qualità della tua alimentazione mentre gestisci l’intolleranza al nichel. Con l’attenzione adeguata, puoi trovare modi gustosi per affrontare le limitazioni dietetiche e mantenere una dieta nutriente e soddisfacente.
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