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I formaggi senza lattosio adatti agli intolleranti

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

formaggi senza lattosio

Il delicato rapporto tra gli intolleranti al lattosio e i formaggi

Il tema dei formaggi senza lattosio e proteine del latte tiene banco tra chi soffre di intolleranze alimentari. I motivi sono due. In primis è difficile riconoscere un formaggio privo della sostanza incriminata, anzi spesso sembra che non vi sia un criterio specifico da assumere come regola generale. In secondo luogo, la rinuncia ai formaggi, o almeno ad alcuni di essi, è visto come un sacrificio troppo grande, e quindi provoca disagi e frustrazioni. La buona notizia è che esistono molti formaggi privi di  lattosio, che sono trasversali a varie categorie. Nonostante l’errato senso comune, troviamo prodotti caseari adatti alle persone intolleranti, siano essi formaggi stagionati e non.

In ogni caso, al tema va restituita la sua dimensione soggettiva. Non tutti sono intolleranti allo stesso modo e non tutti soffrono del medesimo grado di intolleranza. Il consiglio, dunque, è di procedere per gradi e di testare in prima persona la compatibilità tra il proprio disturbo e quello specifico del lattosio nel formaggio. Non vi è alcuna necessità di mettersi in pericolo, o andare incontro ai classici sintomi intestinali. Quando siete di fronte a un formaggio che contiene minime parti di lattosio, iniziate con piccoli assaggi per provare.

Esistono formaggi veramente senza lattosio?

In natura esistono prodotti privi di lattosio formaggi privi di lattosio o senza proteine del latte? Esistono formaggi naturalmente senza lattosio e anche quelli senza proteine. Il lattosio nei formaggi vegani non è presente. In genere la qualifica “lactose-free” fa riferimento a un contenuto di lattosio nei formaggi inferiore allo 0,01%, che nella stragrande maggioranza dei casi è tollerato da chi è affetto da intolleranze alimentari. La questione ha una sua complessità, e tra l’altro è anche oggetto di studi sempre più puntuali. Ci sono molti formaggi che non contengono lattosio nell’alimentazione vegana.

Il consiglio è quindi di monitorare i progressi nella letteratura scientifica e fare riferimento a figure importanti del settore, che meglio sanno trasmettere al grande pubblico evidenze complesse. A tal proposito, apprezzo molto il lavoro della dott.ssa Maria Sole Facioni, biologa molecolare e presidente dell’Associazione Italiana Latto – Intolleranti.

Allergia alla caseina

Perché i formaggi stagionati sono adatti agli intolleranti al lattosio?

Ho specificato che i formaggi senza lattosio, o ben sopportati da chi soffre di intolleranza alimentare, appartengono alle categorie più svariate. Tuttavia è innegabile che alcuni specifici processi produttivi, e quindi alcune categorie di formaggio senza lattosio, garantiscano una quasi totale assenza di lattosio. Il riferimento è in particolare alla stagionatura. Grazie alla lunga stagionatura, infatti, il lattosio perde la sua integrità e si trasforma in acido lattico.

Proprio per questo non è un pericolo per chi è intollerante a questa sostanza. Ma quali sono i formaggi stagionati? Da un punto di vista tecnico sono tutti quelli che mostrano una pasta dura ed extra-dura. Il pensiero, a tal proposito, va al Parmigiano Reggiano dop, uno dei formaggi stagionati per eccellenza, ma anche al Grana Padano e ai pecorini.

Quando in etichetta leggete formaggi naturalmente senza lattosio, sappiate che il termine non si riferisce agli ingredienti bensì al processo di produzione. Attorno al binomio tra formaggi stagionati e intolleranti è nata una certa discussione qualche anno fa, a cui sono state date concrete risposte con due studi: uno condotto dal Consorzio Grana Padano e uno studio condotto dal Consorzio Parmigiano Reggiano.

Perché alcuni formaggi non stagionati sono ben tollerati?

Che i formaggi stagionati senza lattosio fossero adatti agli intolleranti al lattosio è ormai di dominio abbastanza comune. Ciò ha diffuso la percezione secondo cui si potessero consumare solo formaggi stagionati. Una percezione in realtà sbagliata, e che porta a rinunce totalmente ingiustificate. In realtà alcuni formaggi non stagionati, o addirittura freschi, contengono solo dosi minime di lattosio, paragonabili a quelle del Parmigiano Reggiano Dop e del Grana Padano. Il grana padano contiene lattosio? NO. Il parmigiano contiene lattosio? NO.

Sto parlando dei formaggi il cui processo di produzione si basa sull’azione batterica e delle muffe, i cosiddetti erborinati. Il lattosio, in questo caso, viene letteralmente “mangiato” da questi organismi, che risolvono il problema agli intolleranti a questa sostanza.

L’elemento da tenere in considerazione è, tuttavia, la quantità di lattosio residuo. A tal proposito vanno adottati due accorgimenti. Il primo accorgimento consiste nel leggere sempre l’etichetta, in quanto il produttore deve sempre comunicare la quantità di lattosio residuo, qualora quest’ultimo non sia inferiore allo 0,01%. Il secondo accorgimento, invece, è quello di provare un pezzo alla volta, per testare al meglio la propria tolleranza rispetto a questo o a quel formaggio. Come ho già specificato, superato un certo livello l’intolleranza al lattosio è una questione soggettiva.

Ecco un elenco formaggi senza lattosio, compatibili con chi ha problemi di intolleranza

Come già accennato, sono naturalmente privi di lattosio i formaggi stagionati, specie quelli molto stagionati. Dunque, lo sono il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano Dop. Non è una notizia da poco in quanto sono tra i formaggi più apprezzati, sia per il consumo in solitaria, che come ingredienti da ricetta. Tra l’altro sono anche nutrizionalmente validi in quanto ricchi di proteine, di vitamina D e di calcio, giusto per citare alcuni elementi. Discorso simile per i pecorini molto stagionati, che garantiscono una buona tolleranza al lattosio per via del medesimo processo di stagionatura.Ci sono vari tipi di formaggio per intolleranti al lattosio. Vediamo quali sono i prodotti privi di lattosio.

Ecco una panoramica dei migliori formaggi per intolleranti al lattosio che hanno ricevuto il marchio DOP.

  • Grana Padano. La stagionatura dura almeno 8 mesi, un tempo sufficiente ad eliminare il lattosio. Ha un gusto corposo ed è ricco di proteine come pochi, calcio e vitamina D. Tecnicamente è un formaggio a pasta dura cotta e a maturazione lenta. Il grana contiene lattosio? NO. Il Grana Padano DOP è naturalmente privo di lattosio.
  • Parmigiano Reggiano Dop. Altro formaggio a pasta dura e a maturazione lenta, simile per certi versi al Grana Padano. Rispetto a questo, però, vanta una stagionatura più lunga (minimo 12 mesi) e un sapore ancora più corposo. Il Parmigiano e intolleranza al lattosio è un tema molto discusso cosi come il Grana Padano. Il Parmigiano ha il lattosio? NO.
  • Montasio stagionato. Originario del Friuli, è un formaggio di latte vaccino mediamente stagionato. Il sapore è aromatico e la texture friabile. E’ protagonista di molte ricette friulane, specie quelle a base di polenta.
  • Pecorino romano. Il pecorino contiene lattosio? NO.  Formaggio a pasta dura e cotta, a maturazione medio-lenta. E’ originario del Lazio (ma oggi prodotto anche altrove), è molto salato ed  è protagonista di molte ricette tipiche, come la carbonara.
  • Pecorino sardo. E’ un formaggio a pasta semicotta, che nella variante stagionata matura in un tempo non inferiore ai due mesi. E’ meno salato rispetto al pecorino romano, ma più corposo e aromatico.
  • Pecorino siciliano. Formaggio a pasta semicotta, nella variante stagionata matura in 3-4 mesi. E’ uno dei prodotti caseari più antichi d’Italia. Il sapore è molto forte, ma è comunque meno salato rispetto al pecorino romano.
  • Pecorino toscano stagionato oltre 4 mesi. Il pecorino contiene lattosio? NO.  Nella variante mediamente stagionata il sapore è simile al pecorino romano. Nella variante molto stagionata il sapore è decisamente corposo, a tal punto che viene spesso abbinato al miele e ad altri prodotti dolci.
  • Piave. Formaggio a pasta cotta tipico del Veneto, nella variante stagionata assume un sapore forte, ma dotato di una certa cremosità.

Formaggi erborinati

Tra gli erborinati, il formaggio più sicuro in assoluto è il Gorgonzola. E’ un formaggio da elencare tra gli alimenti privi di lattosio naturalmente. D’altronde la presenza delle muffe è davvero preponderante e ben visibile a occhio nudo. Ciò abbatte la presenza del lattosio quasi come farebbe una lunghissima stagionatura. Tra l’altro il Gorgonzola è un formaggio molto particolare, protagonista di molte ricette e utilizzabile anche come formaggio spalmabile (nella sua variante fresca). Il Gorgonzola vanta buone proprietà nutrizionali, che sono simili ad ogni latticino, ossia ottime quantità di proteine, calcio e vitamina D. Il gorgonzola contiene lattosio? NO. C’è lattosio nel gorgonzola? NO e non contiene glutine naturalmente.

i formaggi

Un altro erborinato non  molto famoso, ma squisito e soprattutto senza lattosio, è il Castelmagno. E’ un formaggio originario del Piemonte e vanta una pasta bianca solo leggermente arricchita da venature verdi. Il sapore ricorda il Gorgonzola, ma è meno forte e più aromatico.

Vediamo ora i formaggi a basso contenuto di lattosio. Vi sono, poi, alcuni formaggi generalmente consigliati, ma il cui consumo deve tendere alla prudenza in quanto contengono pochissimo lattosio, in misura superiore allo 0,01%.

Ecco l’elenco dei migliori formaggi appartenenti a questa categoria, anch’essi marchiati DOP.

  • Bitto. Originario dell’alta Lombardia, è un formaggio leggermente grasso e con una consistenza semidura; viene realizzato con latte vaccino crudo intero. Il sapore è dolce, delicato e tipico dei prodotti caseari d’alpeggio.
  • Cheddar. Non è un formaggio italiano, anzi è puramente inglese, ma merita di presenziare in questa lista. Anche perché è un DOP. Il cheddar è un formaggio vaccino, dal sapore dolce anche nelle varianti più stagionate. Fonde molto bene, pur mantenendo una sua elasticità.
  • Emmental. L’emmental contiene lattosio? NO. Formaggio vaccino a pasta dura di origine svizzera, si contraddistingue per il sapore un po’ acidulo e leggermente piccante. E’ tra i formaggi più famosi in assoluto per via dei “buchi” che lo attraversano da parte a parte, dovuti all’anidride carbonica che si sviluppa durante la maturazione.
  • Gruyère. Altro prodotto svizzero, è un formaggio vaccino a pasta pressata cotta. E’ stagionato da 5 a 12 mesi. Fonde molto bene e viene utilizzato in molte ricette a base di formaggi.
  • Edamer. E’ un formaggio vaccino a pasta molle originario dell’Olanda, che si presenta in forme particolari (che ricordano spesso delle arance). Il sapore è dolce anche nelle varianti più stagionate. E’ uno dei formaggi più grassi in assoluto (40%).
  • Fiore sardo. Tipico della Sardegna, è realizzato con latte di pecora. Il sapore è piccante e si accentua con la maturazione. E’ un ottimo formaggio da tavola, ma può essere anche grattugiato (se ben stagionato).
  • Fontina. Formaggio tipico della Val d’Aosta, rientra nella categoria dei semiduri a pasta semicotta. E’ abbastanza acidulo e dolce, inoltre fonde molto bene. E’ realizzato con latte vaccino.
  • Provolone Diffuso in quasi tutte le regioni del nord Italia, è un formaggio a pasta filata realizzato con latte vaccino. Il sapore è dolce e incredibilmente aromatico. E’ poco stagionato.
  • Taleggio. Il taleggio contiene lattosio? NO.Originario della Lombardia e del Veneto occidentale, è un formaggio vaccino a pasta cruda. E’ morbido, leggermente piccante e abbastanza acidulo.

Formaggi non erborinati e non stagionati, ricchi di batteri lattici

Un discorso simile va riservato anche per alcuni formaggi non stagionati e non erborinati, che sono ricchi di batteri lattici. In questa categoria troviamo prodotti che, nell’immaginario collettivo, vengono considerati non adatti agli intolleranti. In realtà, la presenza dei batteri lattici è senz’altro una buona notizia in quanto arricchisce il proprio piano alimentare. Inoltre, i batteri erodono, scompongono e consumano il lattosio, rendendolo di fatto più digeribile.

Fanno parte di questa categoria i seguenti formaggi DOP:

  • Asiago. Formaggio vaccino a pasta semicotta, è originario del Veneto e del Trentino Alto Adige. Si fa apprezzare per il sapore morbido e dolce. Le varianti più stagionate assumono note leggermente piccanti.
  • Bra. Formaggio originario del cuneese, spicca per la sua sapidità, non giustificata da una stagionatura comunque breve.
  • Brie. E’ tra i più famosi formaggi francesi, realizzato con latte vaccino crudo. E’ semigrasso e quasi per niente stagionato. La crosta è fiorita, mentre la texture è morbida e cremosa.
  • Caciocavallo Silano. Come suggerisce il nome, è un formaggio vaccino originario dell’Alta Calabria. E’ un formaggio a pasta filata, dal sapore pieno e deciso. La stagionatura dura solo qualche settimana.
  • Valtellina Casera. Il nome dice già tutto sulla sua origine. E’ un formaggio vaccino semigrasso e a stagionatura variabile. Il sapore è morbido nelle varianti poco stagionate, più ricco e aromatico in quelle molto stagionate. Nel suo sapore sono evidenti le note di frutta secca.
  • Stelvio. Formaggio originario dell’Alto Adige, ha una pasta compatta e un sapore deciso e speziato. E’ un ottimo formaggio da tavola, anche nelle varianti meno stagionate.
  • Toma Piemontese. E’ un formaggio semigrasso prodotto in tutto il Piemonte. Il sapore è dolce, un po’ acidulo e allo stesso tempo capace di produrre note salate. Viene utilizzato in molte ricette piemontesi.

Le versioni delattosate dei formaggi

Anche in questo caso esistono in commercio delle versioni di questi formaggi senza lattosio (“delattosati”, ossia lattosio <0.01%), ottenute con un procedimento grazie al quale viene aggiunto l’enzima lattasi, che scompone il lattosio nei suoi 2 zuccheri semplici (glucosio e galattosio). Questi due zuccheri del latte hanno però un più alto potere dolcificante, quindi i formaggi “delattosati” potrebbero risultare leggermente più dolci al gusto

A determinare lo stato di intolleranza è proprio l’assenza dell’enzima lattasi. In buona sostanza tale procedimento “digerisce” il lattosio al posto degli intolleranti. Molti temono che i formaggi e i latticini delattosati siano in qualche modo prodotti di serie B. In realtà dal punto di vista nutrizionale non cambia assolutamente nulla, infatti contengono le stesse quantità di proteine, vitamine e sali minerali.

In realtà cambia ben poco anche a livello di sapore, il prodotto delattosato è quasi irriconoscibile rispetto all’originale. Come già accennato, l’unica differenza, che a volte si nota, è una maggiore dolcezza in quanto il glucosio e il galattosio possono essere più dolci rispetto al lattosio. Come vedete, se siete intolleranti al lattosio, non dovrete assolutamente rinunciare ai formaggi, ma basterà solo che, d’ora in poi, stiate attenti a “quali” mangiare!

I formaggi da evitare se si è intolleranti al nichel

Per chi è intollerante al nichel i formaggi sono permessi quasi tutti. Gli unici che non si possono mangiare sono i formaggi erborinati:

  • Bleu d’Auvergne
  • Gorgonzola
  • Roquefort
  • Blue Stilton
  • Fourme d’ambert
  • Shropshire
  • Queso de Cabrales
  • Gamalost

Ora parliamo della ricotta grazie alla Dott.ssa Facioni Maria Sole di AILI, che ci ha fornito dei preziosi chiarimenti. La ricotta, prodotto lattiero – caseario, fa parte della categoria dei latticini e, per la legge italiana, non viene inclusa tra i formaggi, in quanto non viene prodotta attraverso un processo di caseificazione a partire dal latte. La ricotta viene invece ottenuta a partire dal siero di latte, residuo dalla lavorazione del formaggio, valorizzando così un prodotto secondario del processo, ancora ricco di proteine e sali minerali.

Alcune considerazioni sulla ricotta

Secondo la definizione del Codex Alimentarius, che viene preso in considerazione per la normativa alimentare a livello europeo, la ricotta rientra tra i formaggi a base di siero, includendo come materie prime latte, panna o altre materie prime derivate dal latte. La difficoltà nel definire a livello normativo la ricotta, deriva proprio dalla varietà di materie prime e loro proporzioni usate nella sua produzione. La materia prima alla base della ricotta deve comunque essere il siero, in cui rimangono tutte quelle componenti che non sono state incorporate nella cagliata, dopo la sua rimozione dalla cisterna per produrre il formaggio. Tra queste troviamo: proteine (sieroproteine e residui di caseine), grassi, zuccheri e micronutrienti che variano in funzione di numerosi parametri di produzione.

Inoltre, frequentemente al siero vengono addizionati altri ingredienti come latte o panna, che possono essere presenti in diverse proporzioni a seconda delle caratteristiche organolettiche desiderate nel prodotto finale, in base alla zona geografica di produzione, ad usi e a tradizioni. In particolare, la quota di latte aggiunta può essere variabile dal 5 al 25%, aumentando così la quantità di caseine nel prodotto finito, raggiungendo anche il 40% delle proteine totali.

Successivamente al riscaldamento del siero, fortificato o meno, si induce la coagulazione termica delle proteine presenti, principalmente le sieroproteine con loro successiva aggregazione. Questo fenomeno causa l’inglobamento di grasso in questi aggregati e li fa affiorare sulla superficie della cisterna di lavorazione. La produzione della ricotta fresca si conclude con la successiva estrazione di questi aggregati dalla scotta e il suo trasferimento nella fiscella per il drenaggio.

Il primo sale contiene lattosio?

Il formaggio Primo Sale è conosciuto per la sua freschezza e leggerezza. Tradizionalmente, questo formaggio contiene lattosio, un tipo di zucchero naturalmente presente nel latte. Tuttavia, nel mercato moderno, si trovano varianti di Primo Sale senza lattosio. Questa innovazione è particolarmente utile per chi soffre di intolleranza al lattosio.

È fondamentale controllare sempre l’etichetta quando si acquista Primo Sale. Le etichette forniscono informazioni precise sull’assenza o presenza di lattosio nel prodotto. Questa pratica è essenziale per chi segue diete specifiche o ha restrizioni alimentari. La trasparenza nelle etichettature garantisce una scelta sicura e informata per i consumatori.

FAQ sul rapporto tra formaggi e intolleranza al lattosio

Come avete visto, il rapporto tra formaggi senza lattosio e intolleranza a questa sostanza è un argomento complesso. Per quanto ci si possa informare, rimangono sempre dei dubbi. Ho quindi raccolto alcune delle domande che mi vengono poste più di frequente. Le trovate elencate qui, con le relative risposte.

Chi è intollerante al lattosio può mangiare il caciocavallo?

Il caciocavallo è un formaggio stagionato, per quanto la stagionatura può variare anche molto, da tre mesi a un anno. In ragione di ciò, il caciocavallo è un formaggio sicuro per gli intolleranti, infatti contiene dosi di lattosio minime e quasi non rilevabili.

Chi è intollerante al lattosio può mangiare scamorza?

Gli intolleranti al lattosio dovrebbero consumare la scamorza con estrema moderazione. Contiene lattosio, per quanto le dosi siano molto contenute.

Chi è intollerante al lattosio può mangiare la fontina?

La fontina viene stagionata per almeno tre mesi, un tempo sufficiente per azzerare quasi del tutto la presenza di lattosio. Dunque, è un formaggio sicuro per gli intolleranti al lattosio.

Chi è intollerante al lattosio può mangiare il primosale?

Il primosale è un classico formaggio fresco. Non è sottoposto a stagionatura, dunque contiene una dose rilevante di lattosio. In ragione di ciò, è fortemente sconsigliato agli intolleranti al lattosio. A meno che, ovviamente, non sia prodotto esplicitamente con latte delattosato.

Chi è intollerante al lattosio può mangiare formaggio di pecora?

Dipende dal formaggio. Se è stagionato, oppure fresco ma prodotto con le muffe, allora può essere consumato dagli intolleranti. Invece, se è fresco, non stagionato o poco stagionato, è precluso agli intolleranti al lattosio. In generale il latte di pecora contiene  lattosio esattamente come il latte vaccino.

Come ordinare una pizza senza lattosio?

Esattamente come si ordina una pizza “normale”. Tutte le pizzerie (o quasi) consentono di sostituire la mozzarella normale con le varianti delattosate.

Quale ricotta contiene meno lattosio?

Di norma, al netto dei prodotti realizzati con latte delattosato, tutte le ricotte “normali” contengono lattosio. Tuttavia, una variante ne contiene in dosi minime, e quindi è indicata anche per gli intolleranti al lattosio. Mi riferisco alla ricotta salata, che è stagionata.

Chi è intollerante al lattosio può mangiare le proteine del latte?

A meno che non sia intollerante anche alle proteine del latte, la risposta è affermativa. L’intolleranza al lattosio e l’intolleranza alle proteine del latte sono due disturbi diversi, sebbene producano sintomi sovrapponibili.

Chi è intollerante al lattosio può mangiare il latte di capra?  Il formaggio di capra contiene lattosio

No, il latte di capra contiene naturalmente lattosio. Il discorso cambia se viene trattato, ovvero se viene delattosato artificialmente. In quel caso può essere consumato.

La ricotta di pecora contiene lattosio? Il lattosio nella ricotta è presente?

No, eccetto in due casi. Ovvero, quando la ricotta è stagionata (ricotta salata) o quando è prodotta con latte di pecora delattosato artificialmente. Qualche marchio la produce.

Quanto lattosio ha la ricotta di pecora?

Il contenuto di lattosio nella ricotta di pecora è assimilabile a quello della ricotta di latte vaccino. Siamo intorno al 4%.

Quali latticini possono essere consumati da chi soffre di intolleranza al lattosio?

In linea di massima, tutti i derivati del latte sottoposti a stagionatura o a procedimenti che naturalmente eliminano il lattosio, come quelli che coinvolgono le muffe (es. il gorgonzola). Ovviamente, semaforo verde anche per i formaggi senza lattosio, prodotti a monte con latte artificialmente delattosato.

Quali sono gli alimenti che contengono le proteine del latte?

Le proteine del latte si trovano nel latte e nei suoi derivati. Fanno eccezione gli yogurt (che comunque contengono dosi minime) e il burro chiarificato. Anche alcuni prodotti pronti contengono tracce di proteine del latte, come le minestre e i salumi.

Cosa mangiare senza proteine del latte?

Sono relativamente sicuri gli alimenti che non derivano dal latte, a esclusione delle preparazioni industriali pre-cotte, come il burro chiarificato e gli yogurt.

Chi è intollerante al lattosio può assumere le proteine del latte?

Di norma, sì. Intolleranza al lattosio e intolleranza alle proteine del latte sono due disturbi diversi.

Cosa vuol dire essere intollerante alle proteine del latte?

Significa che il sistema immunitario reagisce in maniera sproporzionata alle proteine del latte, soprattutto alla caseina. I sintomi sono simili all’intolleranza al lattosio, quindi tipicamente gastrointestinali. Possono però essere anche di natura dermatologica (arrossamenti o eczemi).

Come capire se si è intolleranti al lattosio o alle proteine del latte?

Per capire se si è intolleranti al lattosio è necessario il Breath Test: si consumano quantità crescenti di latte e si respira all’interno di un apposito strumento. Se il “respiro” contiene le sostanze tipiche della maldigestione, allora si è in presenza di un’intolleranza al lattosio.

Per capire se si è intolleranti alle proteine del latte è necessario sottoporsi al Prick Test. Vengono iniettati specifici allergeni. Se in corrispondenza della zona di iniezione compare una macchia rossa, allora si è in presenza di una intolleranza alle proteine del lattosio.

Chi è allergico al latte può bere il latte senza lattosio?

Non esiste una vera e propria allergia al latte, bensì una allergia (o intolleranza) a specifiche componenti del latte. Nel caso specifico, il latte senza lattosio può essere consumato dagli intolleranti al lattosio, ma non dagli intolleranti alle proteine del latte.

Come capire se si è intolleranti alla caseina?

Chi è intollerante alla caseina è in realtà intollerante (più propriamente allergico) alle proteine del latte. Come specificato sopra, è necessario il Prick Test.

Cosa non può mangiare un allergico al latte?

Non esiste la “generica” allergia al latte, bensì a specifiche componenti. E’ necessario capire la componente mal sopportata (es. lattosio o proteine) e procedere con l’esclusione degli alimenti che le contengono.

Bibliografia

  • Codex Standard for Whey Cheese – Codex Stan A-7-1978, Rev.1-1999
  • R. decr. 15 ott. 1925, n. 2033, art.32
  • Mucchetti, G.; Neviani E. Microbiologia e tecnologia lattiero-casearia: qualità e sicurezza. 1st ed; Tecniche Nuove: Milan, Italy, (2006)
  • Carminati, D.; Pirisi, A. e Mucchetti, G. Ricotta fresca vaccina ed ovina:osservazioni sulle tecniche di produzione e sul prodotto. Latte 27 (2) 154-166 (2002)

 

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72 commenti su “I formaggi senza lattosio adatti agli intolleranti

  • Lun 28 Nov 2016 | Antò ha detto:

    Ma perché ci ostinate a dire che la ricotta contiene lattosio? È falso!!!
    La ricotta è prodotta con il siero del latte e non col latte intero e non contiene lattosio!
    Quindi si può tranquillamente consumare ricotta vaccina a patto che non abbia l’aggiunta di latte o panna!
    E invece una cosa che nessuno dice mai è che il latte di capra non contiene lattosio, quindi si può tranquillamente consumare il latte di capra e i formaggi di capra che non contengono aggiunte di latte vaccino

    • Lun 28 Nov 2016 | Tiziana ha detto:

      Salve, la ringrazio per il suo intervento. Ne ho discusso piu volte con gli esperti e non la pensano cosi. Se lei ha fonti scientifiche dimostrabili su quanto scrive saro’ lieta di schierarmi con la sua linea di pensiero. Grazie

      • Sab 27 Ago 2022 | Chillemi ha detto:

        Io nn ho capito bene sto male da 2 anni e solo ora mi è stato detto dopo analisi specifiche che sono intolleranza al lattosio specificato allo zucchero del latte come ho letto qui lattosio e zucchero del latte sono diversi e così diversamente trattabili ,potreste darmi una chiara indicazione x favore perché compravo il latte senza lattosio però mi fa male il latte di soia no mangiavo la ricotta nn mi fa male metto il grana in buste sulla pasta mi fa male invece quello x grattugiare no emmental va bene nn ci capisco più nulla grazie in anticipo x una risposta mirata

        • Dom 28 Ago 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

          Buongiorno le consiglio di rivolgersi a un buon nutrizionista che le darà risposte esaustive a tutte le sue domande.

    • Mer 6 Set 2017 | Fulvia ha detto:

      dopo un periodo di dieta sbagliatissima a base di yogurt, ricotta, latte e fiocchi di latte mi sono ritrovata con una forte intolleranza al lattosio. ho eliminato quindi tutti questi alimenti (anche il prosciutto cotto…) per qualche mese e dopo ho riprovato a mangiare la ricotta, della quale vado letteralmente pazza. VELENO!!!! :( se è vero che come dice lei la ricotta non contiene lattosio, cosa potrebbe avermi fatto male?
      grazie per la risposta

      • Mer 6 Set 2017 | Tiziana Colombo ha detto:

        Fulvia dipende da molti fattori. L’intolleranza al lattosio non è da accumulo e non passa. Il prosciutto cotto esiste anche senza lattosio sul mercato. Ha fatto il breath test??

        • Mar 6 Ott 2020 | Federica ha detto:

          Buon giorno, io ho fatto il test ma è uscito negativo, sn arrivata alla conclusione che sn intollerante alle proteine del latte

          • Mar 6 Ott 2020 | Tiziana Colombo ha detto:

            Salve Federica che test ha fatto? Come è arrivata alla conclusione?

      • Gio 19 Set 2024 | Sandra Cesana ha detto:

        Ok grazie sono d’accordo

    • Gio 8 Ago 2019 | Katia ha detto:

      Lei potra’ dire che la ricotta è senza lattosio , ma se la mangio sto male e mi gonfio come un pallone !

      • Ven 9 Ago 2019 | Tiziana Colombo ha detto:

        La ricotta contiene lattosio. Esistono sul mercato delle ricotte delattosate che molte persone tollerano.

        • Dom 22 Ago 2021 | Mario ha detto:

          Il problema è che in tutte le ricotte, per aumentarne la quantità e la morbidezza, viene aggiunto sempre del latte al siero.

          • Dom 22 Ago 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

            Mario esiste anche la ricotta certificata senza lattosio. Dobbiamo leggere le etichette

      • Sab 19 Ott 2019 | lucrezia Stangoni ha detto:

        Anche io!!

        • Dom 20 Ott 2019 | Tiziana Colombo ha detto:

          Benvenuta nel club

  • Lun 5 Dic 2016 | Alba ha detto:

    Mi hanno detto che il formaggio TRENTA è senza lattosio, mi potete dare conferma?

    • Mar 6 Dic 2016 | Tiziana ha detto:

      Salve Alba non conosco questa marca ma cerchero di documentarmi.

      • Mar 6 Dic 2016 | Alba ha detto:

        Grazie, tornerò a leggerti sperando di saperne di più

  • Sab 4 Feb 2017 | Marika ha detto:

    Buongiorno,
    Ma formaggi come la scamorza e il tomino possiamo mangiarli?
    E in generale fontina, taleggio ecc si possono consumare sempre o solo se specificata la stagionatura?
    Grazie anticipatamente

    • Sab 4 Feb 2017 | Tiziana ha detto:

      Marika buongiorno, se una persona ha problemi di intolleranza al lattosio puo’ mangiare formaggi stagionati come pecorino, provolone, parmigiano reggiano e grana padano perché, grazie al processo di stagionatura cui vengono sottoposti, hanno un minor contenuto di lattosio. Al contrario, non sono tollerati i formaggi freschi quali mozzarella, fiocchi di latte, certosino che sono molto ricchi in lattosio.Generalmente le persone intolleranti al lattosio non hanno problemi a consumare lo yogurt, meglio se al naturale, dato che al suo interno sono presenti batteri che parzialmente digeriscono il lattosio.

  • Mer 15 Mar 2017 | Monica ha detto:

    Buona sera , da pochi giorni ho scoperto che mia figlia è intollerante al lattosio. Mi hanno dato la lista dei formaggi che può mangiare ma mi chiedevo se devono riportare comunque l’ etichetta che dichiara l’ assenza al lattosio ?
    Grazie
    Monica

    • Gio 16 Mar 2017 | Tiziana ha detto:

      Leggere le etichette aiuta ad evitarlo. Ci sono alimenti ai quali viene scritto se vi sono contaminazioni o puo’ essere dubbio. Ci sono alimenti dove è naturale che non ci sia e non viene scritto in etichetta come ad esempio il parmigiano reggiano stagionato.Sul burro al contrario dove non contiene il lattosio o ne contiene in minima parte consentita viene scritto

  • Gio 16 Mar 2017 | martina ha detto:

    la ricotta è tollerata come riferisce anche il sito dell’AILI

    • Gio 16 Mar 2017 | Tiziana ha detto:

      Più un formaggio è fresco e più lattosio contiene. Il mio prof dice addio quindi a mozzarella, ricotta, stracchino e a tutti i latticini a pasta morbida. Ci sono molti ottimi sostituti ‘lattosio free’. Il colore, il gusto e la consistenza sono gli stessi, quello che cambia è la digeribilità.

      Prendo un paragrafo dal sito Aili “I formaggi freschi a pasta molle, invece, si ottengono per coagulazione acida e presentano percentuali di lattosio più elevate. In genere non sono tollerati i formaggi freschi, quali:

      Mozzarella
      Fiocchi di latte
      Certosino
      Formaggi da spalmare
      Ricotta di vacca o di pecora”

      • Gio 21 Gen 2021 | Laura ha detto:

        La ricotta da siero non contiene assolutamente lattosio. Chi è questo Prof?

        • Gio 21 Gen 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

          I formaggi freschi a pasta molle, invece, si ottengono per coagulazione acida e presentano percentuali di lattosio elevate. Tra questi non sono tollerati i seguenti:

          Mozzarella
          Fiocchi di latte
          Certosino
          Formaggi da spalmare
          Ricotta di vacca o di pecora

          Esistono in commercio delle versioni di questi formaggi senza lattosio (“delattosati”, lattosio <0.01%), ottenute con un procedimento grazie al quale viene aggiunto l’enzima lattasi, che scompone il lattosio nei suoi 2 zuccheri semplici (glucosio e galattosio). Questi due zuccheri hanno però un più alto potere dolcificante, quindi i formaggi “delattosati” potrebbero risultare leggermente più dolci al gusto.

          AILI – Associazione Italiana Latto-Intolleranti

    • Gio 4 Mag 2017 | giuseppe ha detto:

      I formaggi freschi a
      pasta molle, invece, si ottengono per coagulazione acida e presentano percentuali di lattosio più elevate. In genere non sono tollerati i formaggi freschi, quali:

      Mozzarella
      Fiocchi di latte
      Certosino
      Formaggi da spalmare
      Ricotta di vacca o di pecora

    • Lun 23 Apr 2018 | FRANCA NARDI ha detto:

      Dal sito ssociazione AILI :
      I formaggi freschi a pasta molle, invece, si ottengono per coagulazione acida e presentano percentuali di lattosio elevate. Tra questi non sono tollerati i seguenti:

      Mozzarella
      Fiocchi di latte
      Certosino
      Formaggi da spalmare
      Ricotta di vacca o di pecora –> QUINDI CERTAMENTE NON TOLLERATA . Dove compare che la ricotta è tollerata sul sito ALII ? Esistono comnque validissime alternative prive di
      lattosio
      assolutamente gustose

      • Lun 23 Apr 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

        Io sul sito AILI non trovo conferma alle parole di Martina

  • Dom 14 Mag 2017 | Maria Grazia iozzo ha detto:

    Buonasera,
    Io ho scoperto tra le varie intolleranze di esserlo al lattosio , proteine del latte e siero di latte….in pratica nulla come formaggi yogurt ecc…..sa dirmi se ci sono formaggi che non contengono questi ingredienti? Grazie mille
    M.Grazia

  • Mar 6 Giu 2017 | Giovanna Fenini- Marazza ha detto:

    Buongiorno, scrivo da Locarno ( Svizzera). Siccome sono golosa della mozzarella, compro quella senza lattosio. Che ne pensa? Grazie! Giovanna

    • Mar 6 Giu 2017 | Tiziana Colombo ha detto:

      Giovanna penso che faccia benissimo a non rinunciare alla Mozzarella e prendere quella senza lattosio! Io sono fortunata e felice a poter tornare a mangiare qualche formaggio “senza lattosio” La pizza senza mozzarella non si puo’ mangiare… I gnocchi sono ottimi al gorgonzola. E cosi molte altre ricette.

  • Ven 28 Lug 2017 | Francesca ha detto:

    Quando si scopre attraverso il breath test che si è intolleranti , non si consiglia un periodo di disintossicazione ? Il quale prevede totale assenza di latticini, anche stagionati o delattosati. Insomma ,nemmeno minime quantità di lattosio. Anche perché ,minima quantità oggi, minima domani di arriva comunque ad accumulare questo zucchero.

    • Ven 28 Lug 2017 | Tiziana Colombo ha detto:

      Solitamente viene consigliato di eseguire un periodo di disintossicazione per permettere al proprio organismo di “ripulirsi” e riequilibrare la propria flora batterica intestinale, in modo da tornare alle condizioni ottimali. In questo periodo viene consigliato di seguire una dieta priva di tutti gli alimenti contenenti lattosio ed evitando anche tutti i prodotti delattosati.

  • Mer 30 Ago 2017 | Paola ha detto:

    Buongiorno
    Vorrei sapere se la quantita di lattosio contenuta nei farmaci che prendo da tanti anni, ( eutirox e preterax) possono contribuire ad accentuare i problemi intestinali di cui soffro! (gonfiori, flatulenza e coliche addominali).
    Grazie

    • Mer 30 Ago 2017 | Tiziana Colombo ha detto:

      Eutirox Levotiroxina Sodica Merck Serono Spa e Preterax Perindopril Arginina+indapamide e Contiene anche amido di mais.
      Servier Italia Spa contengono lattosio ma sulle schede tecniche non è scritta la quantità.

      • Gio 19 Set 2024 | Sandra ha detto:

        Io non ci credo molto ho mangiato mozzarella sempre e non mi faceva male ma meglio capra e pecora e grana.ricotta ho provato ora e sono stata male ma non so la causa ho mangiato pasta con funghi porcini in ristorante,e quindi penso siano stati questi.sono anni che prendo latte senza lattosio,ma penso faccia ingrassare perché il procedimento aumenta gli zuccheri… spero essere stata utile

  • Gio 26 Ott 2017 | Erica ha detto:

    Buongiorno,
    ho scoperto di essere intollerante circa due anni fa, all’inizio era una leggera intolleranza (non potevo semplicemente mangiare cibi ad alto contenuto di lattosio), mentre ora sono del tutto intollerante, infatti io lo yogurt non lo posso mangiare, qualsiasi cosa che contenga un minimo di lattosio non lo tollero, mi chiedevo, se c’è un tempo minimo di stagionatura dei formaggi per renderli digeribili a noi intolleranti? Per esempio il gorgonzola riesco a mangiarlo, lo sbrinz, il grana, il parmigiano riesco a mangiarli.

    Grazie in anticipo della risposta :)

    • Gio 26 Ott 2017 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno, dovrebbe riuscire a mangiare oltre al gorgonzola e il parmigiano reggiano anche tutti i formaggi a pasta dura e extradura.
      Solitamente sono ben tollerati anche Emmentaler, Edam, Fontina. Gruviera, Pecorino molto stagionato, Provola affumicata e dolce. Puo’ fare un esperimento con piccole quantità. I formaggi freschi purtroppo se ha problemi di intolleranza al lattosio li deve dimenticare. Sul mercato ci sono ottimi sostituti senza lattosio che sono davvero molto buoni e con cui puo’ fare delle ottime ricette.

  • Lun 20 Nov 2017 | alberto ha detto:

    salve. sono totalmente intollerante al latte vaccino, chiedo se mozzarella o altri formaggi senza lattosio posso mangiarli ed eventualmente latte senza lattosio, grazie

    • Gio 30 Gen 2020 | Maria Cerasuolo ha detto:

      Buonasera
      Mi hanno detto che la mozzarella di bufala non contiene lattosio, vorrei sapere qualcosa in merito.
      Grazie .

      • Ven 31 Gen 2020 | Tiziana Colombo ha detto:

        Buongiorno ci sono delle marche che garantiscono la mozzarella di bufala senza lattosio, ma non è sempre cosi! Si accerti sempre che sia scritto sulla confezione.La mozzarella di bufala campana è un formaggio fresco e contiene lattosio. Non è il formaggio che contiene più lattosio e, anzi, ne contiene meno di quel che si pensa: tra 0,05 g e 0,3 grammi di lattosio per 100 grammi di prodotto.

  • Gio 18 Gen 2018 | Angie ha detto:

    Buongiorno, da sempre soffrivo di fortissimi e mostruosi mal di testa per giorni e giorni accompagnati anche da conati di vomito che continuavano per un giorno intero (da morire) ero uno zombie nessun farmaco mi faceva effetto li rigettavo poco dopo l’ingestione sempre accompagnati da farmaci anti vomito nulla faceva effetto, ho scoperto che era il formaggio a scatenarmi l’emicranea allora ho eliminato tutto e tutti i prodotti con formaggi ora va molto meglio, ogni tanto mi azzardo con i prodotti senza lattosio ma l’ultima volta che ho mangiato la mozzarella la mattina dopo avevo un bel mal di testa .
    Devo dire che la ricotta invece sto provando a rimangiarla a piccole dosi la tollero abbastanza bene .

    • Gio 18 Gen 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

      Grazie per averci raccontato la sua esperienza di cui facciamo tesoro. A presto

  • Ven 6 Apr 2018 | Cinzia ha detto:

    Buon giorno io non ho mai potuto mangiare latte e tutti i derivati, da sempre, ho 56 anni, l’unico che mangiavo era il parmigiano stagionato 30 mesi, ora da un paio di anni da quando ci sono in commercio formaggi senza lattosio ho iniziato a mangiarli e devo dire che non mi danno alcun problema e sono veramente buoni. Alcune volte li mangia anche mio marito che non ha problemi e dice che sono buoni come gli altri. Ora mi sbizzarisco anche a fare dolci cosa che prima non potevo farli

    • Sab 7 Apr 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

      Salve Cinzia meno male che sino aziende che hanno studiato questi prodotti. Sono buoni e non ci fanno stare male.

  • Lun 9 Apr 2018 | Luca ha detto:

    Buongiorno, il breath test ha attestato la mia intolleranza al lattosio che mi provoca gas e diarrea. Prima di ciò mi aiutavo con compresse di enzima lattase che però ultimamente sembrano non produrre effetti positivi. La mia intolleranza è molto variabile: a quanto pare parmigiano reggiano, formaggi caprino-pecorini stagionati e alcuni “senza lattosio” sono ben tollerati, altri come la mozzarella e il latte senza lattosio invece sono da evitare e il mio amato gorgonzola poi è come veleno.
    Il latte di soja è un ottimo surrogato, purtroppo i formaggi e la mozzarella di soja sono pessimi come gusto e consistenza.
    La mia domanda è quali siano i dosaggi massimi di enzima lattase che si possono assumere. Finora non mi sono spinto oltre le due compresse per volta (9000 unità cad.).

    • Lun 9 Apr 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

      Luca la ringrazio di averci scritto ma non posso rispondere alla sua domanda. Ci sono molte variabili percui le consiglio di rivolgersi a un nutrizionista che potrà aiutarla nel suo percorso alimentare.

  • Gio 30 Ago 2018 | Enzo ha detto:

    Buongiorno, Vorrei sapere se i fermenti lattici hanno qualche controindicazione per chi è intollerante al lattosio grazie

    • Gio 30 Ago 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno, chi è intollerante al lattosio può assumere i fermenti lattici che, anzi, possono contribuire a una migliore digestione del lattosio.

      La convinzione che i fermenti lattici introdotti con gli integratori siano prodotti a partire dal latte è molto diffusa. In realtà la produzione di questi fermenti lattici non prevede l’ utilizzo di latte in nessuna fase della loro preparazione che avviene invece grazie a colture cellulari selezionate in cui i microrganismi (es. Lactobacilli, Bifidobacterium, Saccaromyces ) si riproducono per poi venire estratti e allestiti in formulazioni idonee ad essere assunte per via orale. Di conseguenza chi è intollerante al lattosio non avrà alcun problema ad assumere fermenti lattici.

  • Mer 26 Set 2018 | Roberta ha detto:

    Buongiorno,
    nei Culurgiones (pasta fresca tipica della sardegna, ripiena di menta patate e formaggio) negli ingredienti riporta la dicitura “formaggio vaccino e pecorino”, ma non specifica la percentuale? Dovrei evitare se sono intollerante al lattosio? o potrei mangiarli ma prendendo le pastiglie di lattasi?
    La ringrazio
    Roberta

    • Mer 26 Set 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno Roberta, La dicitura “formaggio vaccino fresco” è già una chiara indicazione, sufficiente a dissuadere un intollerante dal consumo. In merito all’assunzione della lattasi, mi dispiace ma non mi posso prendere la responsabilità di consigliarla, visto che la tolleranza è molto soggettiva.

  • Sab 20 Ott 2018 | Daniele Lo Presti ha detto:

    Buongiorno Tiziana,
    Grazie al Breathe Test ho scoperto di essere intollerante al lattosio.
    Volevo chiederle: i prodotti contenenti “proteine del latte” mi potrebbero far star male?
    Grazie,
    Daniele.

    • Sab 20 Ott 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno Daniele, L’allergia alle proteine del latte, essendo un’allergia alimentare, è causata da una risposta anomala da parte del sistema immunitario all’ingestione delle proteine del latte, sia caseine che proteine del siero. La gamma di sintomi è molto varia, ad esempio tra i più comuni ritroviamo orticaria, diarrea, stipsi ed anche asma. Più rara è invece la reazione sistemica che colpisce più organi e che può portare anche ad anafilassi. [1,6]

      L’intolleranza allo zucchero lattosio, invece, è causata da un deficit parziale o totale dell’enzima lattasi che porta a malassorbimento di lattosio con conseguente sintomatologia tra cui ricordiamo dolori addominali, diarrea e gonfiore addominale.

      Quindi un individuo latto-intollerante può consumare alimenti che contengono proteine del latte, purché questi non contengano anche lattosio o residui di esso. Viceversa, un individuo allergico alle proteine del latte, pur non essendo intollerante al lattosio, non può consumare alimenti contenenti lattosio poiché anche livelli minimi di contaminazione da parte delle proteine del latte potrebbero causare non pochi problemi.

      Tratto da AILI

  • Ven 16 Nov 2018 | emanuela ha detto:

    Buongiorno TIziana,
    leggo che i formaggio MOLTO stagioni possono essere ben digeriti dagli intolleranti al lattosio: ma cosi si intende esattamente per Molto stagionati?
    Grazie

    Emanuela

    • Ven 16 Nov 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno, solitamente si intende dai 30 mesi in su

  • Dom 3 Feb 2019 | Susanna Mantovani ha detto:

    Buonasera Tiziana,
    Mi ritrovo ad essere intollerante al lattosio conseguentemente ad un paio di interventi chirurgici al colon e conseguente terapia chemioterapia che ho terminato un mese fa. Consumo senza problemi formaggi senza lattosio, ma latte e derivati si trovano ormai in tanti prodotti alimentari già pronti, quindi l’attenzione va rivolta anche ad essi. Pensa possa essere una situazione transitoria, ora tutto deve essere rigenerato, o dovrò rassegnarmi?
    Grazie per una risposta.
    Susanna

    • Lun 4 Feb 2019 | Tiziana Colombo ha detto:

      Salve Susanna, purtroppo queste terapie risolvono molti problemi ma possono creare degli effetti collaterali. Le terapie oncologiche così come la radioterapia, possono portare a pesanti ripercussioni sulle mucose intestinali, alterando il delicato equilibrio tra la produzione di enzimi digestivi e flora intestinale: un binomio alla base del benessere di tutti noi, a qualsiasi età e ad ogni condizione. Una sua alterazione può causare malnutrimento, allergie, intolleranze alimentari e disfunzioni gastro-enteriche.

      A livello gastrico, nausea e vomito, così come iperacidità gastrica sono presenti in circa il 60% dei malati oncologici, sottoposti a chemioterapia. Altri sintomi sono a livello addominale, con gonfiore, dolori e crampi fino alla diarrea. Sintomi che possono protrarsi per qualche settimana, anche dopo la fine della terapia. Ma può anche insorgere la stipsi dovuto al chemioterapico o a terapia di supporto (ansiolitici, antiacidi, antidiarroici, antiemetici, ecc.).

      Si faccia seguire da un buon nutrizionista che sicuramente le darà una mano a risolvere o migliorare la situazione. Il prof. Matteo Goss di Torino è un esperto di questo tema. A disposizione.

  • Ven 15 Feb 2019 | Aurora Borelli ha detto:

    Attenzioni alle mozzarelle, sulla descrizione senza lattosio, alcune hanno lo 0,1 % che nel mio caso mi crea problemi, mentre altre hanno lo 0,01% di lattosio e queste effettivamente non mi creano nessun problema.

    • Ven 15 Feb 2019 | Tiziana Colombo ha detto:

      Dovremmo imparare a leggere bene le etichette. Questa è la nota scritta su ogni articolo o pagina che viene aperta

      Nota per gli intolleranti al lattosio
      Dalla nota ministeriale: E’ stata eliminata la dicitura “delattosato”, in quanto precedentemente associata alla dicitura “dietetico”. Si potrà usare al suo posto la dicitura senza lattosio per i prodotti lattiero caseari e per il latte con contenuto di lattosio inferiore a 0,1 g per 100 g o ml

  • Ven 15 Feb 2019 | Aurora Borelli ha detto:

    Attenzioni alle mozzarelle, sulla descrizione senza lattosio, alcune hanno lo 0,1 % che nel mio caso mi crea problemi, mentre altre hanno lo 0,01% di lattosio e queste effettivamente non mi creano nessun problema.
    Approfitto per chiedere una domanda sul cioccolato, non trovò un buon cioccolato senza lattosio.
    Se qualcuno me lo può indicare.

    • Ven 15 Feb 2019 | Tiziana Colombo ha detto:

      Salve io ne mangio pochissimo per la mia intolleranza al nichel ma le posso consigliare di visitare il sito del Modicano

      oppure Leone nella sezione Fabbrica del Cioccolato

  • Mer 21 Ago 2019 | Angi ha detto:

    Anche Camoscio d’oro è naturalmente senza lattosio !!!

    • Mer 21 Ago 2019 | Tiziana Colombo ha detto:

      La ringrazio. Hanno in listino una linea con 4 prodotti senza lattosio.

  • Sab 17 Ott 2020 | Roberto Di Napoli ha detto:

    Signori anche io sono risultato intollerante al lattosio e derivati, fortunatamente posso mangiare il parmigiano doc 24, 36 mesi, pecorino romano molto stagionato ora però vorrei conoscere da voi un parere molto preciso: posso mangiare formaggio pecorino semi stagionato cotto al forno? la cottura distrugge il lattosio?

    • Mar 24 Nov 2020 | Tiziana Colombo ha detto:

      Robereto per le mie conoscenze il pecorino semi stagionato se lo tollera da crudo sicuramente lo tollera cotto al forno. Non cambia in cottura

  • Mer 4 Nov 2020 | Valentina Milan ha detto:

    Buona sera, chiedo un informazione. Sono intollerante al lattosio e se mangio formaggi freschi come ricotta e crescenza (formaggi Morbidi) SENZA lattosio sto comunque male. Com’è possibile?

    • Mer 4 Nov 2020 | Tiziana Colombo ha detto:

      Salve puo’ essere che il suo organismo non tolleri nemmeno la piccola percentuale di latte contenuta nei prodotti senza lattosio.

  • Gio 12 Ago 2021 | Adriana ha detto:

    Tempo fa ho scoperto di essere intollerante a lattosio. Essendo io una golosa di prodotti caseari e anche amante della buona pizza, la notizia mi ha colta di sorpresa. Dopo aver fatto varie ricerche e aver provato vari prodotti mi sono innamorata dei sostituti vegani messi a disposizione di Desideri di Sicilia. Un azienda che ha presso a cuore il nostro problema e che speso aggiunge altri prodotti adatti per queste problematiche sul loro shop.

  • Gio 2 Set 2021 | F ha detto:

    anche la Ricotta infornata dura abbia il lattosio? Immagino di sì ma chiedo per sicurezza

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