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Gnocchi al salmone e doppio pepe sfumati alla birra

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Gnocchi al salmone e doppio pepe
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 10 min
cottura
Cottura: 40 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (2 Recensioni)

Gnocchi al salmone e doppio pepe sfumati alla birra

Un primo veloce, elegante e ricco di sfumature

Gli gnocchi di patate sono una di quelle cose che mettono d’accordo tutti. Morbidi, avvolgenti, pronti in pochi minuti. Ma a renderli davvero speciali, oggi, è un condimento che profuma di spezie e carattere: salmone affumicato, doppio pepe e una sfumatura inaspettata di birra scura senza glutine.

Il cuore del piatto è lui, il salmone affumicato. Ne basta poco, circa 150 g, tagliato a listarelle sottili e scaldato in padella con olio extravergine di oliva. La sua nota affumicata si sprigiona subito, creando la base perfetta per un sugo leggero ma profumato.

A questo punto entra in scena la birra scura Green’s, naturalmente senza glutine. Ne basta un bicchiere per sfumare il salmone e dare al piatto un retrogusto rotondo, quasi tostato, che ricorda il malto e il cioccolato. Una nota che sorprende, ma che conquista.

Il doppio pepe: un dettaglio che cambia tutto

A completare il piatto arrivano i protagonisti silenziosi ma fondamentali: il pepe nero e il pepe rosa. Li usiamo in grani, appena pestati, per liberare tutto il loro profumo. Il pepe nero aggiunge calore, quello rosa una leggera dolcezza balsamica.

Un pizzico di sale, e nulla più. Gli gnocchi assorbono il condimento e lo restituiscono in ogni boccone, morbidi e pieni di gusto. In pochi minuti hai un primo piatto che sembra nato da una cena speciale, ma che puoi fare anche in una sera qualsiasi, senza stress e senza glutine.

Ricetta Gnocchi al salmone

Preparazione Gnocchi al salmone

Lessate le patate per 30 minuti circa. Per vedere la cottura pungetele con uno stuzzicandenti. Passatele nello schiacciapatate e impastatele con la farina, le uova e un pizzico di sale. Ricavate tanti cilindri, riduceteli a tocchetti e passateli sui rebbi di una forchetta e disponeteli sulla spianatoia infarinata.

In una pentola antiaderente lasciate insaporire a fuoco basso 1 cucchiaio di bacche di pepe rosa, 1 di pepe nero e aggiungetevi il salmone tagliato a listarelle, versatevi la birra e alzate la fiamma per un paio di minuti.

Lessate gli gnocchi in abbondante acqua poco salata e appena vengono a galla, scolateli con il mestolo forato e trasferiteli nella padella con il salmone e saltateli a fuoco vivo per qualche istante

ricetta gnocchi di patate

  • 600 g di patate rosse di Colfiorito
  • 200 g di farina di riso
  • 2 uova
  • un pizzico di sale

ricetta condimento

  • 150 g. di salmone affumicato
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 bicchiere di birra scura senza glutine GREEN’S
  • un pizzico di sale
  • pepe rosa e pepe nero  in grani

Gnocchi al salmone e doppio pepe sfumati alla birra

Quando il salmone incontra la birra: un matrimonio di gusto

Gli gnocchi al salmone non smettono mai di stupire. Sono un piatto avvolgente, elegante, ma anche incredibilmente semplice da preparare. La vera differenza, però, la fanno i dettagli: ingredienti ben scelti e un’idea originale. In questa versione moderna e profumata, la sfumatura alla birra regala un tocco inaspettato che conquista al primo assaggio.

Il sapore delicato del salmone affumicato si sposa con la leggera amarezza della birra chiara. Una birra artigianale, magari una blanche speziata o una ale fruttata, aggiunge profondità al piatto senza sovrastarlo. Gli gnocchi di patate, morbidi e burrosi, assorbono ogni aroma creando una combinazione cremosa e irresistibile.

A rendere davvero speciale questo piatto è l’uso del doppio pepe: nero e rosa. Il primo, più deciso, porta una nota calda e leggermente affumicata. Il secondo, più delicato, ha un profumo quasi fruttato, perfetto per esaltare la dolcezza naturale del salmone. Insieme creano equilibrio, senza bisogno di esagerare.

Il condimento è semplice: uno scalogno stufato dolcemente, il salmone tagliato fine, una sfumata di birra e un tocco di panna. Non serve altro. La cremosità si forma da sola, con il calore della padella e la giusta mantecatura.

Il salmone affumicato: gusto intenso e benefici preziosi

Gli gnocchi al salmone sfumati alla birra sono ideali per chi cerca un piatto raffinato, ma veloce. Perfetti per una cena romantica, ma anche per sorprendere gli amici senza passare ore ai fornelli. Si servono caldi, magari con un filo d’olio a crudo e una scorza di limone grattugiata sopra. Basta un dettaglio per cambiare tutto.

Un piatto che racconta una storia di sapori: mare, spezie, aroma di lievito e morbidezza. Una coccola moderna da portare in tavola.

Quando scegliamo il salmone affumicato, portiamo in tavola molto più di un ingrediente saporito. Parliamo di una fonte eccellente di proteine nobili, acidi grassi Omega 3 e minerali fondamentali. Tutti elementi che aiutano il nostro organismo a funzionare meglio, soprattutto cuore e cervello.

A differenza di altri pesci grassi, il salmone conserva la sua morbidezza anche dopo l’affumicatura. Questo processo, oltre a intensificare il gusto, aiuta a preservare i nutrienti. Gli Omega 3 restano intatti e svolgono la loro azione antinfiammatoria, importante per chi vuole seguire un’alimentazione equilibrata.

Il salmone affumicato è anche una buona fonte di vitamina D, spesso carente nella dieta moderna, soprattutto nei mesi invernali. Senza dimenticare il fosforo, lo zinco e il selenio, minerali che sostengono memoria, umore e difese immunitarie.

Attenzione solo alla quantità: l’affumicatura comporta un contenuto di sale più alto rispetto al salmone fresco. Ma se usato con misura, come in un buon piatto di gnocchi al salmone, diventa un alleato perfetto in cucina.

In più, è pratico. Non va cotto, si conserva facilmente ed è subito pronto per valorizzare primi piatti, insalate o antipasti. Insomma, un ingrediente che unisce gusto, comodità e benessere.

Alimentazione e bellezza

Il primo fattore di bel­lezza è un corpo armonioso e regolarmente sviluppato. È noto come il calcio e il fosforo sono i minerali indispensabili al normale accrescimento e svi­luppo osseo. Fin dalla prima infanzia, dunque, un’alimentazione ricca di sali di calcio e fo­sforo sarà necessaria onde ottenere una figura diritta ed atletica, immune da ogni segno di rachitismo.

Anzi direi che tali minerali dovran­no essere somministrati, attraverso appropria­ti alimenti, già nel periodo prenatale, onde evi­tare di impoverire le riserve di calcio nell’orga­nismo della gestante. Infatti, durante la gravi­danza il calcio viene largamente consumato dalla madre per provvedere alla formazione ossea del bambino e poiché quest’ultimo assor­birà da essa tutti gli elementi che gli abbiso­gnano, sarà la madre, in caso di carenza, a pagare lo scotto, con perdita o cariatura di denti, debolezza e squilibri nervosi.

L’alimentazione è importante per star bene

Anche la bellezza della dentatura e delle unghie è condizionata alla presenza nell’orga­nismo dei sali di calcio e fosforo. Per chi come me ha problemi con il lattosio trova fonti preziose di calcio e fo­sforo nei cavoli e nei broccoli e in genere in tutte le verdure a foglia verde.

Altri elementi indispensabili alla bellezza sono la trasparenza e la freschezza della car­nagione. Contrariamente a quanto si crede, ben poco può la cosmesi, se non è validamente aiutata dalla dietetica, che in questo campo è veramente determinante. Molti ritengono che una pelle secca e squamosa, o eccessivamente grassa, o priva di quella luminosità che do­vrebbe essere una delle prime attrattive del volto, sia dovuta alla natura o all’ereditarietà.

Poiché le cellule della pelle vengono nu­trite dal sangue, è logico che la bellezza e la purezza della carnagione siano condizionate alla maggiore o minore presenza di tossine in circolo. Le premesse necessarie per avere dunque una bella pelle sono legate ad un’ali­mentazione sana, semplice, povera di grassi, ricca di frutta e verdure, nella quale le protei­ne di origine carnea siano limitate e trovino invece abbondante impiego latte e latticini.

Gnocchi al salmone e doppio pepe sfumati alla birra

Per la nostra bellezza dobbiamo fare attenzione a cosa mangiamo

L’azio­ne di alcune vitamine è determinante per cor­reggere e modificare alcune proprietà di una carnagione. Una pelle secca e arida si avvan­taggerà da un più largo uso di alimenti con­tenenti la vitamina PP o niacina; tale vitamina si trova in buona quantità nei cavoli, nei pi­selli, nelle foglie o cime di rapa, nelle arachidi e nel salmone. Per chi è afflitto, in­vece, da una pelle untuosa sarà necessaria una dieta disintossicante. Consiglio le signore di non contare troppo sull’uso di creme e lozioni per ovviare a un inconveniente così poco este­tico. Un’alimentazione povera di grassi e ricca al contrario di  succhi di frutta e di verdura sarà indispensabile per migliorare la pelle e coadiuvare validamente l’opera del­l’estetista.

E poiché siamo in tema di carnagione, è logico ricordare il colorito. Pallore delle gote e labbra esangui sono quasi sempre sinonimo di anemia: di questa è responsabile la carenza di ferro, minerale importantissimo per la for­mazione dei globuli rossi. La fonte principale di esso è sempre il cibo, per cui nei casi di lieve anemia sarà sufficiente un’alimentazione ap­propriata per ottenere una rapida guarigione.

L’alimentazione puo’ influenzare la bellezza

Poiché tutti i cereali sono stati più o meno pri­vati di tale minerale dai processi di lavorazio­ne e di raffinamento vediamo quali sono i cibi che possono fornirci ferro in quantità suffi­ciente al fabbisogno organico: in primo luogo il fegato di agnello, di vitello, ecc., la carne o il suo succo; fra le verdure le più ricche di sali di ferro sono i piselli, le lenticchie, il crescione, il prezzemolo, la cicoria. Tralascio di nominare fra i cibi antianemici gli spinaci perché, con­trariamente a quanto comunemente si crede, il ferro in essi contenuto non è utilizzabile dal nostro organismo, per la presenza dell’acido ossalico.

Un occhio scintillante e vivido è nel volto come una lampada illuminante un bel quadro. Ebbene, scegliendo fra gli alimenti quelli più ricchi di vitamina A otterremo lo scopo. Que­sta vitamina, detta anche antixeroftalmica, ol­tre a contribuire alla bellezza degli occhi, può, se somministrata in dosi terapeutiche, aumen­tare la capacità visiva notturna; questo parti­colare è importantissimo per chi debba svol­gere determinate mansioni, vedi aviatori, guardie notturne, conducenti di autobus o di treni. Altra importante funzione che la vita­mina A esplica è quella di proteggere tutte le mucose, ed inoltre di contribuire ad una normale formazione dello smalto e dell’avo­rio dentari. Tale vitamina si trova nel fegato degli animali, nelle uova, nelle verdure come cardi, cavoli, carote, e in alcuni frutti, come albicocche, more, mirtilli, pesche, pomodori, ecc.

Alcuni minerali aiutano della caduta dei capelli

E passiamo ora alla capigliatura. La cal­vizie è un problema di cui purtroppo non si è ancora trovata la soluzione; tuttavia, sebbene la dietetica poco possa fare contro una precoce caduta dei capelli, è indubitato che una scelta accurata dei cibi può aiutare a conservare in­tatta una bella capigliatura. Silicio, zolfo, ferro e manganese sono i quattro minerali che entrano essenzialmente nella composizione del capello. È ovvia quindi l’utilità di introdurre queste sostanze direttamente nell’organismo per mezzo di alimenti che le contengano, di modo che, attraverso il sangue, la capigliatura riceva il nutrimento adatto e necessario.

Co­loro che tengono a conservare la lucentezza e iI colore dei propri capelli daranno la prefe­renza ai cibi ricchi di questi minerali: orzo, avena, riso, asparago, cavoli, spinaci. Pure l’ananas, ricco di silicio, e tutti i cibi iodati come i crostacei, i carciofi e l’aglio sono indi­cati allo scopo, perché lo iodio, stimolando la funzione della tiroide, provoca la produzione di una sostanza particolarmente atta a nutrire il capello.

Molte altre cose si potrebbero dire sull’influenza di ogni singolo alimento sull’estetica della persona umana; ma credo di aver riassunto qui gli accorgimenti essenziali per raggiungere quella che sembra essere una del­le aspirazioni più diffuse dell’umanità, cioè la bellezza, e di avere sia pur brevemente illu­strato come la natura ci abbia dato, con l’ali­mentazione, i mezzi per ottenerla e per conser­varla.

Ricette con salmone ne abbiamo? Certo che si!

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