
Il latte di mandorla aiuta a mantenere il cuore in salute

Sapete che il latte di mandorla aiuta a mantenere il cuore in salute?
Gli antichi Greci narravano che Fillide, principessa Tracia, un giorno conobbe Acamante, figlio di Teseo, di passaggio durante la navigazione verso Troia, e si innamorarono perdutamente. Acamante, ben presto, dovette, però, lasciare Fillide per ripartire alla volta di Troia. La principessa aspettò per dieci lunghi anni il ritorno del suo amato e quando, finalmente, tornarono le navi vittoriose dalla guerra con Troia, e non lo vide a bordo, presa dalla disperazione, si lasciò morire.
Atena, commossa dalla vicenda della povera Fillide, decise di trasformarla in uno stupendo albero di mandorlo. Acamante che, in realtà, non era morto, scoprendo che Fillide era stata trasformata, corse ad abbracciare l’albero di mandorlo con tutto l’amore e la tenerezza che aveva. Fillide, per ricambiare, fece nascere dai suoi rami dei magnifici fiori, anziché foglie. Questo tenero abbraccio si ripete ogni anno, in primavera, con la fioritura dei mandorli.
Una bellissima leggenda a testimonianza di come la mandorla, così come il latte da essa ricavato, abbiano origini antichissime. Il latte di mandorla era usato, fin dal Medioevo, dai monaci mussulmani e cristiani che lo consumavano soprattutto nel periodo di Quaresima, essendo di origine non animale e, dato che è meno soggetto a deterioramento, rispetto al latte di mucca, come bevanda fresca.
Oggi, il latte di mandorla è una bevanda che sta vivendo il suo periodo d’oro. Se per i Paesi Mediterranei, prima tra tutti l’Italia, non è certo una novità, negli Stati Uniti le vendite del latte di mandorla sono aumentate del 79%, superando quelle del latte di soia. Perché tutta questa popolarità? Il latte di mandorla è riconosciuto tra il latte di origine vegetale più buono e con le proprietà nutritive più simili a quelle del latte vaccino, vediamo quali sono.
Ricetta latte di mandorla
Preparazione latte di mandorla
- Per la preparazione del budino di riso con latte di mandorla iniziate versando il sale, 600 ml di latte e il riso in una pentola antiaderente.
- Portate a bollore e cuocete a fuoco lento per una mezz’oretta mescolando ogni tanto.
- Mescolate soprattutto a fine cottura perché c’è il rischio che il composto si attacchi.
- A questo punto versate anche il resto del latte e l’uva (lavata con l’acqua calda per eliminare eventuali residui di olio).
- Continuate a cuocere mescolando spesso, fino a ottenere un composto cremoso, un budino in pratica.
- Versate questo budino in dei contenitori (vasetti o bicchieri) e fate intiepidire. Il budino può essere consumato anche freddo, dopo qualche ora in frigo.
- Per la decorazione, potete utilizzare le scaglie di mandorle.
Ingredienti latte di mandorla
- 150 gr. di riso Carnaroli
- 750 ml. di latte di mandorla
- 50 gr. di uva di Corinto
- mezzo cucchiaino di cannella
- un pizzico di sale
Le interessanti proprietà del latte di mandorla
È scontato che, come tutto il latte di derivazione vegetale, anche il latte di mandorla, non contiene lattosio, lo zucchero del latte, perciò può essere consumato da chi ne è sensibile o intollerante. Detto questo, il latte di mandorla, possiede molte altre caratteristiche che ne fanno un prodotto altamente salutare e quindi consigliabile a chiunque. E’ spesso utilizzato come sostituto del latte vaccino.
Prima di tutto, aiuta a mantenere il cuore in salute. Il latte di mandorla non contiene né colesterolo, né grassi saturi. Inoltre, la presenza di sodio è molto bassa. In compenso, contiene una buona quantità di Omega3, utili a prevenire la pressione alta e le malattie cardiache.
Se volete una pelle luminosa, il latte di mandorla può darvi una mano. Un solo bicchiere, infatti, contiene il 50% della quantità giornaliera raccomandata di vitamina E, un antiossidante che aiuta a proteggere la pelle dai danni provocati dal sole. Ottimo quindi da consumare in estate, anche perché è molto dissetante.
Sebbene non presenti nelle stesse quantità del latte di mucca troviamo sia calcio, sia vitamina D che, come sappiamo, aiutano a mantenere in buona salute le ossa e il sistema immunitario. Infine, il latte di mandorla ci fa bene anche ai muscoli perché contiene un sacco di vitamine del gruppo B come il ferro e la riboflavina, entrambi importanti per la crescita muscolare.
Se, dopo aver letto l’articolo, volete correre a comprare il latte di mandorla, fate attenzione che sull’etichetta non ci siano riportati additivi o conservanti. Inoltre, non esagerate, non è il latte vegetale tra i più light. Si puè preparare anche Il latte di mandorla con gocce al caffè rappresenta un’ottima, genuina, e gustosissima alternativa alle solite bevande dissetanti che vanno per la maggiore in estate.
Come utilizzare il latte di mandorla
Il latte di mandorla è oggettivamente diverso dal latte vaccino ma si presta comunque a molti utilizzi. Come vedremo tra poco, può essere integrato in alcuni dessert, come per esempio i budini. Può essere integrato anche negli impasti, sebbene non abbia le medesime caratteristiche “leganti” del latte standard. Dà però il meglio di sé nelle preparazioni liquide, dove può esprimere al meglio i suoi sentori peculiari. Per esempio, alcuni lo utilizzano per preparare delle besciamelle squisite, ben più aromatiche di quelle tradizionali.
Ovviamente, il latte di mandorla può essere consumato anche così com’è, in qualità di bevanda. A tal proposito, mi preme fornirvi un consiglio: se risulta molto denso, e quindi parecchio dolce, non esitate a diluirlo. Certo, potreste perdere qualcosa in termini di sapore, ma risulterà più leggero e quindi gradevole. In questa veste, il latte di mandorle è perfetto tanto a colazione quanto a merenda, magari accompagnato da qualche delizioso biscottino.
Un’uva speciale per la nostra ricetta al latte di mandorla
Come abbiamo visto il latte di mandorle fa bene, tuttavia non è l’unico ingrediente salutare di questa ricetta. Si segnala infatti anche l’uva di Corinto, che gioca un ruolo fondamentale sul piano organolettico e nutrizionale.
L’uva di Corinto contiene zuccheri sani (come il fruttosio) ed è ricca di fibre, che favoriscono la digestione e supportano il benessere intestinale. Inoltre è ricca di antiossidanti come polifenoli e flavonoidi, che contrastano lo stress ossidativo e riducono il rischio tumorale. Infine apporta minerali essenziali come potassio, ferro e calcio, che contribuiscono alla funzione muscolare e alla salute delle ossa.
Il ruolo dell’uva di Corinto riguarda anche la resa organolettica della ricetta. Al palato si rivela dolce e intensa, inoltre è capace di trasmettere una leggera nota acidula che ne bilancia la dolcezza naturale. Vanta sfumature di miele e caramello, supportate da un retrogusto fruttato e da una persistenza aromatica che ricorda il moscato e i fichi secchi.
Ecco la ricetta del latte di mandorla fatto in casa:
Ingredienti per 4 persone
300 gr. mandorle spellate
Preparazione
- Ammollate per circa 1/2 ora in acqua calda 300 g. di mandorle spellate.
- Scolatele e fate asciugare bene su di un canovaccio pulito.
- Aggiungete 1,5 lt. di acqua e frullate fino a rendere tutto in poltiglia.
- Passate con un colino a maglia fine schiacciando bene la polpa delle mandorle con una forchetta.
- Versate in una bottiglia di vetro e conservate in frigo per un massimo di 3 giorni
Come preparare il budino di riso con il latte vegetale
Il budino di riso con latte di mandorla e uva di Corinto è un dessert molto buono, moderatamente leggero e dall’impatto visivo gradevole. E’ il classico dessert che permette di fare bella figura con i commensali, dal momento che il suo aspetto ricorda i dessert dell’alta ristorazione. Tra i suoi pregi spicca anche l’accessibilità. Può essere infatti consumato da chi soffre di disturbi di assorbimento del glutine e del lattosio, nessuno degli ingredienti contiene queste sostanze. Il latte è, infatti, sostituito dal latte di mandorla, che non contiene lattosio, inoltre è anche più leggero e – secondo molti – più buono.
La ricetta è molto semplice e alla portata di tutti. Il procedimento è però un po’ sui generis, dal momento che l’ingrediente principale è il riso, per giunta cotto nel latte e con altri ingredienti. Un altro ingrediente particolare per un dessert è l’uva di Corinto. Si tratta di una specie di uva passa, prodotta da una bacca che cresce soprattutto in Grecia, nei Balcani meridionali e in Turchia. E’ meno dolciastra rispetto all’uva passa tradizionale, ha un sapore più delicato e più gradevole al palato. In questa ricetta, l’uva di Corinto va aggiunta al riso nelle ultime fasi di cottura e contribuisce a formare un composto denso e cremoso, stile budino appunto.
Tutti i vantaggi nutrizionali del latte di mandorla
Il latte di mandorla sostituisce il latte classico in questo budino di riso. E’ una sostituzione che trova la sua ragion d’essere nella volontà di offrire un dessert alla portata di tutti, in particolare per chi soffre di intolleranza al lattosio. Tuttavia non è questo l’unico motivo, infatti il latte di mandorla è un ingrediente gradevole al palato, leggero e non privo di proprietà nutrizionali. Contiene, per esempio, gli acidi grassi omega tre (tipici di qualsiasi frutta secca), sostanze che fanno bene al cuore, agli occhi e alle funzioni cognitive. Il latte di mandorla è anche ricco di vitamine e sali minerali. Il riferimento è in particolare alla vitamina E, al magnesio, allo zinco, al ferro, al calcio, al fosforo e al potassio.
Le mandorle sono alimenti calorici, questo è risaputo; il latte di mandorla, però, non lo è. Se non si aggiunge zucchero (e in questo caso non va aggiunto), una tazza di latte di mandorle apporta solo 100 kcal, mentre una tazza di latte vaccino sfiora le 180 kcal. Il tutto è valorizzato da elevate concentrazioni di grassi insaturi, ossia grassi “buoni”. Sto parlando dell’acido oleico e dell’acido linoleico, che impattano sull’organismo in modo positivo a vari livelli.
Le caratteristiche del riso Carnaroli e il suo apporto di aminoacidi
Il riso Carnaroli è il vero protagonista di questa budino. E’ un riso di recente “invenzione”, nel senso che è frutto di un incrocio tentato, per la prima volta, circa 70 anni fa. E’ un riso dalle caratteristiche interessanti, anche perché piuttosto versatile. Viene impiegato soprattutto per i risotti, dal momento che sopporta perfettamente le alte temperature, senza ovviamente scuocere. E’ anche un riso che dà una certa soddisfazione al palato, in quanto i chicchi sono molto grandi e mantengono una certa consistenza. Queste non solo le uniche qualità del riso Carnaroli. Si segnala, infatti, un’enorme potere nutrizionale, che rende questo riso un vero toccasana per l’organismo, oltre che un ingrediente valido dal punto di vista organolettico.
Il Carnaroli, per esempio, è ricco di aminoacidi essenziali. E’ una fonte straordinaria di potassio, dunque è particolarmente indicato per chi soffre di problemi riguardanti la pressione arteriosa. L’apporto di proteine, come tutte le varietà di riso, è inferiore a quello dei prodotti a base di grano, ma comunque significativo. La quantità di grassi è invece minima, e va a favore di una certa concentrazione di amido. Anche l’apporto di vitamine è rilevante, e in particolare della B1 e della PP.
Il latte di mandorle non contiene lattosio
Chiudiamo questo excursus con un accenno ad altri tipi di latte vegetale che, proprio come quello di mandorla, non contengono lattosio. Tra i tanti si segnalano il latte di cocco, il latte di riso e il latte di nocciola. Ma vediamo nel dettaglio le loro principali proprietà.
Nello specifico il latte di cocco propone un sapore ricco e corposo, valorizzato da una dolcezza naturale che ricorda in maniera decisa la polpa fresca del frutto. Trasmette note esotiche arricchite da sfumature di mandorla e vaniglia. Sfocia in un retrogusto leggermente oleoso e si caratterizza per una buona persistenza aromatica, tale da rendere questo latte particolarmente intenso sul piano organolettico.
Il latte di riso, di contro, è delicato e leggero. Si caratterizza per una dolcezza delicata, data dagli zuccheri naturali del riso. Questo tipo di latte si regge su un profilo aromatico morbido con note che ricordano i cereali e una leggera sfumatura di miele. Il gusto finale è alquanto neutro con un accenno di amido che ne caratterizza la leggerezza. E’ uno dei tipi di latte vegetale meno invadenti in assoluto.
Il latte di nocciola è invece molto più aromatico, ha un sapore dolce e una nota tostata che richiama la frutta secca. Esprime un’intensità pronunciata e un retrogusto persistente con lievi note di cacao e vaniglia che aumentano la complessità. Infine il latte di soia propone un sapore vegetale e vagamente leguminoso, inoltre esprime una ricca nota erbacea. La sua dolcezza è meno marcata rispetto ad altre bevande vegetali, dunque viene spesso zuccherato per poter assolvere al suo compito. E’ probabilmente il latte vegetale più nutriente in assoluto.
FAQ sul latte di mandorla
Che sapore ha il latte di mandorla?
Il latte di mandorla ha un sapore dolce e delicato con una leggera nota di frutta secca. Se non viene zuccherato mantiene un gusto più naturale e leggermente tostato, mentre le versioni aromatizzate possono avere un sapore più intenso. La consistenza è leggera e fluida, dunque si configura come una bevanda gradevole sia da bere che da utilizzare in molti tipi di ricette.
A cosa fa bene il latte di mandorla?
Il latte di mandorla è una buona alternativa al latte vaccino per chi è intollerante al lattosio o segue una dieta vegana. È ricco di vitamina E, utile per la pelle e per le difese antiossidanti. Se non viene zuccherato ha poche calorie e può favorire il controllo del peso. Inoltre contribuisce all’idratazione e facilita la digestione.
Il latte di mandorla fa ingrassare?
Il latte di mandorla ha un apporto calorico ridotto nella versione non zuccherata, quindi non favorisce l’aumento di peso se viene consumato con moderazione. Tuttavia le varianti zuccherate possono contenere molte calorie in più, aumentando il rischio di un eccesso calorico. È importante leggere le etichette per scegliere la versione più adatta alle proprie esigenze.
Come si usa il latte di mandorla?
Il latte di mandorla può essere bevuto da solo oppure usato nel caffè e nelle bevande calde, oltre che come ingrediente in frullati, dolci e ricette salate. È ideale per preparare pancake, creme, budini e torte, sostituendo il latte vaccino. Si può anche impiegare nelle zuppe o nei piatti a base di cereali per un tocco di dolcezza naturale.
Ricette con il latte di mandorla ne abbiamo? Certo che si!
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