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Lavarello ai porri, una delizia profumata e molto gustosa

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Lavarello ai porri
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 10 min
cottura
Cottura: 40 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Siete in cerca di un piatto speciale? Provate il lavarello ai porri!

Se amate il pesce, sicuramente vi trovate sulla ricetta giusta! Personalmente, ne adoro il profumo, la delicatezza e la consistenza che, nel caso del lavarello ai porri, si rivelano caratteristiche in grado di combinarsi perfettamente con le peculiarità degli altri ingredienti, sia per quanto riguarda il sapore che per il valore nutrizionale.

Perfetta per ogni occasione, questa pietanza è facilmente digeribile e leggera, oltre che gustosa e proteica. Detto questo, vorrei condividere con voi anche tante altre informazioni, che vi aiuteranno ad prepararla con ancor più entusiasmo e ad assaporarla con molta più soddisfazione.

Ricetta lavarello ai porri

Preparazione lavarello ai porri

Per preparare il lavarello ai porri iniziate proprio dal lavarello. Pulitelo e preparatelo per la cottura: rimuovete le interiora, desquamatelo, lavatelo e asciugatelo. Affettate il più sottilmente possibile la carota e i porri dopo averli puliti per bene. Poi tritate finemente il prezzemolo privato dei gambi. Ungete leggermente una pirofila e adagiatevi un po’ di porri e di carote. Poi aggiungete il lavarello e completate con le rimanenti verdure.

Cospargete tutto con il prezzemolo con un poco di sale e un pizzico di pepe appena macinato. Irrorate con il vino bianco e insaporite con l’olio. Fate cuocere la preparazione in forno caldo a 200°C per 30 minuti circa. Servite in tavola il lavarello ai porri, ben pulito dalle lische e accompagnato dalle verdure di cottura.

Ingredienti lavarello ai porri

  • 1 lavarello di circa 1 kg
  • 4 porri di media grandezza
  • 1 carota
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • un pizzico di sale e di pepe.

Lavarello ai porri, un secondo tra l’elegante e il rustico

Il lavarello ai porri è un secondo di pesce leggero, gustoso, facile da realizzare. Può essere considerato come un connubio perfetto tra pesce e verdure, che qui formano un piatto adatto a tutte le occasioni, anche a quelle più eleganti. A dispetto della linearità della ricetta, che prevede ben pochi passaggi, il lavarello con le sue carni deliziose e dal sapore delicato, si presta ai pasti più raffinati di carattere gourmet. La ricetta consiste nella cottura del pesce (sventrato e desquamato) su un letto di verdure ben tagliate. Le verdure vanno poste anche sopra, a mo’ di copertura.

Il tutto deve essere condito da un po’ di olio extravergine di oliva e di vino bianco da sfumare. Infine va cotto tutto al forno preriscaldato a 200 gradi per 30 minuti. Il risultato è un secondo piatto delizioso, che colpisce anche l’occhio. Le verdure, infatti, conferiscono interessanti tonalità sgargianti, che valorizzano le candide carni del pesce.

Le proprietà del lavarello ai porri

Il protagonista della ricetta è ovviamente il lavarello ai porri. Si tratta di un pesce d’acqua dolce, simile alla trota per aspetto e per abitudini, ma non per gusto. Le carni del lavarello offrono sentori molto più raffinati, benché riconoscibili. Il lavarello gioca un ruolo fondamentale in cucina, soprattutto nelle zone in prossimità dei fiumi di media portata, che rappresentano il suo habitat. Inoltre, per conservare il suo sapore così particolare, viene cotto senza molti ingredienti a supporto e con l’aiuto di una quantità limitata di grassi aggiunti. Il lavarello può giocare un ruolo importante anche sul piano nutrizionale. In primis non è molto calorico in quanto apporta solo 130 kcal per 100 grammi.

Si segnala comunque un 6% di grassi benefici, che fanno parte della categoria acidi grassi omega tre, dunque sono degli ottimi antinfiammatori e contribuiscono alla salute del cuore. Inoltre aiutano ad abbassare il colesterolo cattivo, spesso responsabile di patologie cardiache acute e fatali (come infarti e l’ictus). Per il resto troviamo un ottimo apporto di proteine e di vitamina D, una sostanza molto rara che giova al sistema immunitario. Troviamo inoltre buone dosi di magnesio, potassio e fosforo, che risulta molto abbondante e giova alle facoltà cognitive.

Lavarello ai porri

Il notevole contributo della verdura

Uno dei punti di forza di questo lavarello ai porri è la semplicità, infatti gli ingredienti si possono contare sulle dita di una mano. Il protagonista, in questo senso, è il porro, che non funge da soffritto, come parrebbe logico in una ricetta di pesce, bensì da letto. Il porro infatti viene affettato e posto alla base della teglia, inoltre viene aggiunto anche sul pesce, quasi  come se fosse una copertura. Accanto al porro troviamo anche  le carote, che aggiungono un tocco di dolcezza e colore. Porri e carote rappresentano un bell’abbinamento, infatti si completano a vicenda in termini di sapore. Dal punto di vista nutrizionale, invece, sono abbastanza simili.

Contengono entrambi la vitamina C, un toccasana per il sistema immunitario. Contengono anche i sali minerali tipici di frutta e verdura, come il potassio (che regola la circolazione del sangue), il magnesio e il calcio. In aggiunta, i porri abbondano di acqua, dunque possono essere considerati depuranti. La carota, invece, è ricca di vitamina A, che favorisce la buona salute degli occhi, e di betacarotene, che facilita l’assorbimento della stessa vitamina A. L’apporto calorico è in tutti e tre i casi trascurabile, ossia inferiore a 40 kcal per 100 grammi. Per quanto concerne le spezie non si va oltre il prezzemolo, una scelta azzeccata vista la sua capacità di insaporire i prodotti ittici.

Come pulire il lavarello?

La ricetta del lavarello ai porri è molto semplice, l’unico elemento di difficoltà consiste nella pulizia del pesce. Da questo punto di vista, il lavarello richiede qualche sforzo in più in quanto si caratterizza per una quantità superiore alla media di spine, per quanto alcune di esse siano molto piccole e non in grado di dare fastidio. La pulizia del pesce va fatta prima di mettere mani alla ricetta ed è importante eseguirla con molta attenzione. Poi, prima di infornarlo, è necessario rimuovere le interiora e desquamarlo.

Solo in questo modo può essere sottoposto alla cottura, che non avviene in padella, ma in forno a 200 gradi per 30 minuti. Fate molta attenzione alla fase di eviscerazione, che deve essere perfetta. Nella migliore delle ipotesi si otterrebbe un piatto molto amaro e quasi repellente. Nella peggiore delle ipotesi, invece, è possibile contrarre delle infezioni.

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