Sformatini di melanzane e pomodoro, dei tortini deliziosi
Sformatini di melanzane e pomodoro, una sfiziosa alternativa per la bella stagione!
Personalmente, soprattutto con la stagione che lo consente, amo cimentarmi in ricette basate sulle verdure che crescono nel mio orto. Per chi ha la possibilità di farlo, curare un piccolo orto è un’esperienza magnifica che ci fa entrare in contatto con la natura e i suoi meccanismi.
Preparare un prodotto coltivato con le proprie mani costituisce un ulteriore elemento di soddisfazione in cucina. Le melanzane si prestano ad essere cucinate in vari modi, come dei buonissimi sformatini di melanzane e pomodoro. Un piatto semplice, colorato e vivace!
Gli sformatini di melanzane e pomodoro sono così gustosi grazie al felice abbinamento di questi due elementi. In particolare vorrei soffermarmi sulle origini e sulle potenzialità delle melanzane. Va detto che si tratta di un frutto così duttile da essere impiegato con successo in tantissime ricette, soprattutto nella cucina italiana.
Ricetta sformatini di melanzane
Preparazione sformatini di melanzane
- Tritate finemente la cipolla e l’aglio, fateli rosolare in una casseruola con il burro, unite le melanzane a dadini, salate e portate a cottura.
- Passate tutto al setaccio, unite la besciamella, le uova ed il parmigiano, quindi versate in piccoli stampini ben unti e fate cuocere in forno a 180 gradi (20 minuti forno ventilato oppure 30 minuti forno statico).
- Nel frattempo tritate la polpa dei pomodori con il basilico e condite con olio e sale.
- Servite gli sformatini con la salsa di pomodoro.
Ingredienti sformatini di melanzane
- 4 melanzane grosse
- 1 cipolla
- 1 spicchio aglio
- 2 cucchiai besciamella soda consentita
- 4 cucchiai Parmigiano Reggiano 48 mesi grattugiato
- 40 gr. di burro chiarificato
- 4 pomodori maturi
- 1 ciuffo di basilico
- 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- q. b. di sale
Le varietà più conosciute di melanzane
Gli sformatini di melanzane mettono in risalto un ortaggio davvero unico: le melanzane. Le melanzane sono coltivate da millenni, dunque non stupisce l’abbondanza di varietà. Esse si distinguono per gusto, colore e sapore. Ecco quelle più consumate.
- Tonda-ovale (o violetta messinese). E’ quella più diffusa, il suo colore va dal viola al nero e la sua polpa è piuttosto spugnosa.
- Lunga. La forma è allungata e il colore è scuro. Il sapore è invece deciso e piccante. E’ ottima da fare alla griglia o fritta.
- Viola. E’ simile alla tonda-ovale. Si caratterizza, però, per il colore viola chiaro e per la quantità limitata di semi.
- Striata. Si caratterizza per il sapore, che è spiccatamente dolce. Spesso è utilizzata anche in pasticceria.
- Baby. Simile alla melanzana lunga, ma più piccola e con un sapore più dolce.
- Bianca. Si caratterizza per il colore chiaro, un sapore intenso (ma non piccante) e una polpa molto compatta.
- Perline. Si tratta di un ortaggio dalla forma fine e allungata. Si tratta di un incrocio fra vari tipi di melanzane ma con meno semi e polpa rispetto alle melanzane comuni.
Gli esempi sono quasi infiniti e vanno dalla classica parmigiana di melanzane ripiene alla napoletana, fino a diventare protagonista di piatti di pasta e carne come le lasagne o le polpette. Comprendendo in questa categoria, naturalmente, gli sformatini di melanzane e pomodoro che andrò a descrivervi.

Le origini sono un altro capitolo affascinante: le melanzane, originarie dell’India, sono state introdotte nell’area mediterranea dagli arabi intorno al IV secolo, motivo per cui sono sprovviste di un nome in latino.
In Italia, grazie alla fantasia della nostra cucina, questo ortaggio assurge a protagonista indiscusso della nostra alimentazione. Non è un caso infatti che ancora oggi l’Italia figuri come primo produttore europeo di melanzane precedendo Spagna e Romania.
In cima a questa classifica troviamo i colossi orientali della produzione agricola, quali per esempio Cina, India e Iran. In ottima posizione anche l’Egitto, primo Paese mediterraneo a fare capolino nella graduatoria. Il consiglio è di preparare un bel piatto di sformatini di melanzane e pomodoro, uno dei modi migliori per esaltare il gusto di questo ortaggio così speciale!
Introdotta dagli Arabi in Sicilia nel Medioevo, la melanzana fu inizialmente guardata con sospetto, tanto da essere battezzata “mela insana”. Ci sono voluti secoli perché diventasse la regina incontrastata dell’estate italiana, specialmente al Sud. Dalla parmigiana di melanzane (contesa tra Sicilia, Campania ed Emilia) alla caponata siciliana, fino alla pasta alla Norma, questo ortaggio rappresenta la capacità della cucina povera di trasformare un ingrediente semplice (amaro e spugnoso da crudo) in un capolavoro di gusto.
Come scegliere i pomodori
Gli sformatini di melanzane sono arricchiti da una gustosa salsa al pomodoro. Si tratta di una salsa sostanzialmente cruda che si ottiene tritando la polpa dei pomodori e aggiungendo un po’ di olio, basilico e sale. In virtù di ciò si caratterizza per la freschezza e per il sapore intenso.
L’assenza di cottura impone un’oculata scelta dei pomodori. Il consiglio è di optare per quelli più maturi, in quanto molto morbidi e più facili all’amalgama. Per quanto concerne la varietà dovreste puntare ai classici pomodori da sugo.
Per inciso la salsa che otterrete, oltre a migliorare la resa organolettica del piatto, impatta positivamente sul suo potere nutrizionale. Infatti i pomodori apportano macronutrienti essenziali come la vitamina C, il potassio, il betacarotene, la luteina e il licopene.
L’ottimo contributo del Parmigiano negli sformatini di melanzane
La lista degli ingredienti degli sformatini di melanzane (o tortini di melanzane) comprende anche il Parmigiano, che va grattugiato e mescolato alle melanzane tagliate a dadini alla cipolla sminuzzata e alla besciamella. Il contributo del Parmigiano è importante in quanto conferisce a questi deliziosi tortini di melanzane una nota più sapida e marcatamente di latte. Allo stesso tempo rende la texture più liscia e la consistenza più corposa.
Ma alcuni effetti si avvertono anche sul piano nutrizionale. Il Parmigiano Reggiano, infatti, è uno dei formaggi più salutari in assoluto. Abbonda di proteine come pochi altri alimenti (se si escludono carne e pesci trattati), inoltre contiene una dose non trascurabile di vitamina D ed è ricco di calcio e fosforo.
Il Parmigiano Reggiano, tuttavia, va consumato con moderazione in quanto si caratterizza per un apporto calorico significativo e per una presenza di sodio che può causare più di qualche problema a chi soffre di ipertensione.
Quali aromi usare per gli sformatini di melanzane?
Gli sformatini di melanzane, nonostante il loro aspetto elegante, sono degli antipasti semplici da realizzare, che richiedono ingredienti genuini e facili da reperire
Tale semplicità si riflette anche nell’impiego delle erbe aromatiche, che è molto moderato ed equilibrato. Troviamo per esempio il basilico, che viene aggiunto al pomodoro per dare vita a una salsa dal carattere fresco e aromatico. Il basilico apporta anche alcuni nutrienti molto utili come il calcio, che fa bene alle ossa, e gli omega tre, dei grassi benefici per il cuore e per la circolazione.
Troviamo anche l’aglio e la cipolla, che non sono ovviamente erbe aromatiche ma fungono comunque da agenti aromatizzanti. Nello specifico vengono impiegati come ingredienti da soffritto per la cottura delle melanzane, conferendo a queste ultime sentori pungenti ma gradevoli.
Il basilico: un tocco di freschezza per gli sformatini di melanzane
Il basilico gioca un ruolo di primo piano per gli sformatini di melanzane, infatti viene usato per arricchire la polpa di pomodoro che funge da letto. In questo caso il basilico apporta un sentore balsamico e leggermente mentolato, che è fondamentale per bilanciare la dolcezza della salsa di pomodoro e la complessità terrosa della melanzana.
Non si tratta solo di una decorazione, ma di un vero e proprio ingrediente funzionale: gli oli essenziali del basilico (in particolare l’eugenolo e il linalolo) stimolano i recettori olfattivi, alleggerendo la percezione di “pesantezza” dello sformatino.
Per ottenere il massimo il basilico non va mai cotto insieme alla salsa per lungo tempo, poiché il calore eccessivo ne comprometterebbe la freschezza, lasciando note amare e ossidate. Il segreto è aggiungerlo a fuoco spento, preferibilmente spezzettato a mano e non tagliato al coltello (il metallo ossida i bordi della foglia e la annerisce). Oppure potete frullarlo direttamente con il pomodoro.
Se consideriamo lo sformatino come un antipasto caldo o un secondo leggero, il menu deve giocare sui contrasti. Se viene servito come antipasto fatelo seguire da un primo piatto di mare, come uno spaghetto alle vongole veraci: la sapidità marina “sgrassa” il palato dalla morbidezza della melanzana.
Cosa bere con gli sformatini di melanzane?
L’abbinamento enologico con gli sformatini di melanzane richiede una riflessione sulla consistenza e sull’intensità aromatica. Abbiamo la morbidezza quasi cremosa della polpa di melanzana, la sapidità del formaggio, l’acidità del pomodoro e l’aromaticità del basilico.
La scelta più armonica ricade sui vini rosati del Sud Italia. In questo caso sono perfetti il Cerasuolo d’Abruzzo e il Rosato del Salento (a base di Negroamaro), in quanto hanno la freschezza di un vino bianco per pulire la bocca dal formaggio, ma il corpo e la struttura di un rosso leggero per reggere il gusto deciso della melanzana.
Se siete amanti del vino rosso la regola d’oro è di scegliere quelli con pochi tannini. Il tannino aggressivo reagisce male con le note amarognole della melanzana, creando una sensazione metallica. Optate quindi per un Frappato di Sicilia o una Schiava dell’Alto Adige, degli ottimi vini rossi profumati, da servire leggermente freschi (14-16°C) per accompagnare il piatto senza sovrastarlo. Per chi preferisce il vino bianco serve un vino con una buona “spalla”. In questo caso sono ottimi il Fiano di Avellino o un Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico, che offrono quella sapidità minerale e quella persistenza necessaria per non scomparire di fronte alla ricchezza dello sformatino.
Sformatini di melanzane e ricotta
Gli sformatini di melanzane che vi presento qui vengono arricchiti nella fase di impasto con il Parmigiano. Si può pensare però a una soluzione più delicata, come ad esempio la ricotta. In questo caso lo sformatino cambia identità, ossia perde parte della sua sapidità aggressiva per acquisire una texture da soufflé soffice, umido e scioglievole.
L’uso della ricotta (preferibilmente di pecora per un gusto più deciso, o vaccina per una delicatezza assoluta) trasforma il piatto in una “nuvola”. E’ fondamentale, però, un accorgimento tecnico: la ricotta deve essere fatta scolare in un setaccio per almeno un paio d’ore, o addirittura tutta la notte in frigo, per eliminare il siero. Infatti, se la ricotta è troppo acquosa, lo sformatino non terrà la forma una volta sformato e rischierà di collassare su se stesso.
Questa variante “alla ricotta” si presta magnificamente all’aggiunta di menta fresca tritata nell’impasto, un abbinamento classico della cucina siciliana che dona una freschezza verticale inaspettata. Inoltre, la dolcezza lattea della ricotta permette di osare di più con il condimento esterno. Invece della classica salsa di pomodoro, questi sformatini possono essere serviti su una fonduta leggera di provola affumicata o, per un contrasto gourmet, su un pesto di pomodori secchi e mandorle.
FAQ sugli sformatini di melanzane
A cosa fanno bene le melanzane?
Le melanzane sono benefiche per la salute cardiovascolare, aiutano a ridurre il colesterolo e migliorano la circolazione del sangue. Inoltre sono ricche di antiossidanti, vitamine, fibre e favoriscono la digestione. Infine proteggono le cellule dall’effetto dei radicali liberi e contribuiscono a mantenere la linea grazie al loro basso contenuto calorico.
Chi non può mangiare le melanzane?
Le melanzane dovrebbero essere evitate da persone con allergia specifica alle solanacee. Inoltre, chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile o ha problemi digestivi, potrebbe sperimentare un peggioramento dei sintomi. La cautela è raccomandata anche per chi soffre di patologie renali, visto l’elevato contenuto di ossalati, che possono contribuire alla formazione di calcoli renali.
Come si conservano i tortini di melanzane?
I tortini di melanzane si conservano al meglio in frigorifero, coperti con pellicola trasparente o in un contenitore ermetico. Devono essere consumati entro due o tre giorni per garantire freschezza e sapore. Per una conservazione più lunga è possibile congelarli, in questo caso si consiglia di avvolgerli singolarmente per evitare che si attacchino l’uno all’altro.
Quante calorie hanno gli sformatini di melanzane?
L’apporto calorico degli sformatini di melanzane dipende dalle dimensioni e dagli ingredienti impiegati per l’impasto. In questo caso, considerando la presenza del burro, della besciamella e del Parmigiano, si può ipotizzare un apporto di 300 kcal a porzione.
Ricette di sformati ne abbiamo? Certo che si!
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