Risotto ai frutti di mare e curry, un primo per gli ospiti
Il risotto ai frutti di mare e curry non delude mai
Stasera sono venuti i miei amici celiaci e ho deciso di preparare per loro il risotto ai frutti di mare e curry e se siete alla ricerca di un buon primo piatto molto gustoso e non sapete cosa preparare questa è la soluzione.
Magari alcuni non sanno cosa sia la celiachia e che problemi comporta. La celiachia è una malattia autoimmune, significa che il sistema immunitario degli individui affetti dalla malattia, normalmente progettato per proteggere dagli invasori esterni, utilizza gli anticorpi per attaccare se stesso.
Quando le persone affette da celiachia mangiano cibi contenenti glutine, il loro sistema immunitario forma anticorpi al glutine, che attacca il rivestimento intestinale. Questo causa infiammazione e danni ai villi, delle strutture simili a capelli che si trovano sul rivestimento dell’intestino tenue. Se i villi intestinali sono danneggiati, l’individuo non può assorbire i nutrienti portandolo così a una situazione di malnutrizione.
Ricetta risotto ai frutti di mare
Preparazione risotto ai frutti di mare
- Lavate le vongole, sgusciate i gamberetti e pulite i moscardini.
- In un tegame largo mettete le vongole con due cucchiai di olio, coprite e mettete sul fuoco.
- Quando saranno aperte, toglietele e passate attraverso una garza il liquido. Levate i frutti dai gusci e teneteli da parte.
- In una casseruola con il rimanente olio, fate insaporire l’aglio, la cipolla e il prezzemolo tritati, unitevi i moscardini e lasciate cuocere per pochi minuti mescolando bene.
- Bagnateli con il vino bianco e, quando questo sarà evaporato, unite l’acqua delle vongole e la salsa di pomodoro diluita in poca acqua oppure i pomodori pelati.
- Coprite e lasciate cuocere ancora per un momento, poi aggiungete le vongole e i gamberetti e togliete dal fuoco dopo qualche minuto di cottura.
- In un’altra casseruola fate imbiondire il riso con il burro, unite il brodo poco alla volta ed a 3/4 di cottura versatevi tutto il sugo preparato ed il curry.
Ingredienti risotto ai frutti di mare
- 1 kg. di pesci (vongole
- cozze
- gamberetti
- moscardini)
- 360 gr. di riso Carnaroli Riserva San Massimo
- 50 gr. di burro chiarificato
- q. b. di aglio cipolla e prezzemolo
- mezzo bicchiere di vino
- 150 gr. di pomodori pelati
- 1 cucchiaino di polvere di curry
- q. b. di sale
- 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- q. b. di brodo.
I sintomi della celiachia
Il risotto ai frutti di mare e curry è un piatto che ci permette di approfondire gli argomenti legati alla celiachia. I sintomi che accompagnano la malattia sono molto vari e dipendono da soggetto a soggetto, essi comprendono:
- Problemi digestivi (gonfiore addominale, dolore, gas, diarrea, feci chiare, e perdita di peso)
- Un grave rash cutaneo chiamato dermatite erpetiforme di Duhring
- Anemia
- Problemi muscolo-scheletrici (crampi muscolari, dolori articolari e delle ossa)
- Problemi e difetti della crescita nei bambini
- Sensazione di formicolio alle gambe (causato da danni ai nervi e basso apporto di calcio)
- Ulcere aftose
- Assenza del ciclo mestruale
Come si cura?
Non esiste una cura per la malattia celiaca; l’unico trattamento è una dieta senza glutine, per esempio il nostro risotto ai frutti di mare e curry. Le regole principali per una dieta priva di glutine sono:
- Per prima cosa evitare tutti gli alimenti a base di grano, segale e orzo, ad esempio pane, cereali, pasta, cracker, torte, crostate, biscotti, e sughi
- Prestare attenzione anche agli alimenti trasformati che potrebbero contenere glutine. La farina di frumento è, infatti, un ingrediente comune in molti alimenti trasformati. Ecco alcuni esempi di alimenti che possono contenere glutine:
- Zuppe in scatola
- Condimenti per insalata
- Gelato
- Barrette di cioccolato
- Caffè istantaneo
- carni e salumi o in scatola
- Ketchup e senape
- Yogurt
- Pasta
- Attenzione alle compresse, capsule e preparati vitaminici anch’essi potrebbero contenere glutine. L’amido di frumento è comunemente impiegato come legante in compresse e capsule. Il glutine può anche essere trovato in molti prodotti vitaminici e prodotti cosmetici come il rossetto.
- Evitare la birra
- Evitare il latte e altri prodotti caseari che contengono lattosio. Pazienti non trattati con malattia celiaca spesso sono intolleranti anche al lattosio. Dopo una prima fase di trattamento con risultati positivi, i prodotti lattiero-caseari possono, nella maggior parte dei casi, essere reintrodotti lentamente nella dieta.
Detto questo non bisogna trascurare l’aspetto psicologico, una dieta priva di glutine è un grande cambiamento nella vita del celiaco. È necessario ripensare completamente le proprie abitudini alimentari, quello che si acquista al supermercato, ciò che si mangia alle feste, o quello che di solito mangiamo come snack. Quando si va a fare la spesa è, poi, indispensabile leggere attentamente l’etichetta degli ingredienti di ogni prodotto che si acquista.
Il riso perfetto per il risotto
Il riso migliore per preparare il risotto ai frutti di mare è il riso Carnaroli. È una varietà legata alla tradizione italiana, benché sia stato sintetizzato relativamente di recente, ovvero nel secondo dopoguerra ad opera dell’agronomo Ettore De Vecchi, che ebbe l’idea di unire il riso Lavarone con il Vialone nano. In virtù della sua bontà e delle sue qualità organolettiche, è entrato subito nell’immaginario collettivo degli italiani.
Il riso Carnaroli si rivela un alleato perfetto per chi prepara i risotti grazie alla sua tenuta e alla capacità di sopportare le lunghe cotture senza scuocere, assorbendo liquidi e aromi. Inoltre, garantisce una texture morbida e cremosa, che regala una gradevole sensazione al palato.
Al limite, il Carnaroli può essere sostituito con il riso Roma e con l’Arborio, che vantano una discreta consistenza. Tuttavia, queste varietà andrebbero impiegate solo per i risotti semplici, ovvero quelli realizzati con una manciata di ingredienti.
Quali frutti di mare utilizzare?
Il risotto ai frutti di mare con curry stupisce per la sua varietà, infatti conta su più prodotti ittici: i moscardini, le vongole e i gamberetti. Insieme contribuiscono a creare un sugo denso, squisito, aromatico e delicato, valorizzato ulteriormente dall’azione del passato di pomodoro.
In particolare i moscardini contribuiscono con sentori simili a quelli del polpo, ma più leggeri e delicati. Inoltre, necessitano di una cottura più approfondita, quindi vanno cotti direttamente sul soffritto. Le vongole aggiungono invece un marcato sapore di mare, che impreziosisce il riso e si sposa bene anche con gli altri ingredienti. I gamberetti, infine, aggiungono un sapore delicato e leggermente grasso.
Vongole e gamberetti vengono cotti a parte per poi essere aggiunti al sugo a fine preparazione. In questo modo tutti i frutti di mare risultano cotti a puntino, esprimendo ciascuno una consistenza diversa, tipica e gradevole.
Il ruolo del burro chiarificato nel risotto ai frutti di mare
La lista degli ingredienti del risotto ai frutti di mare include anche il burro chiarificato. Nello specifico il burro viene utilizzato per imbiondire il riso, dunque per prepararlo alla cottura. Perché proprio il burro chiarificato e non quello standard? La risposta è semplice, il burro chiarificato è privo di caseine. Queste sostanze si carbonizzano con estrema facilità, creando degli sgradevoli sentori amari.
L’assenza di caseine genera anche altre conseguenze positive. Tanto per cominciare rende il sapore del burro più leggero e meno coprente. Un dettaglio non di poco conto se si considerano i sapori in gioco, tutti delicati e spesso solo accennati. Infine, il burro chiarificato è privo di lattosio. Non che il burro standard ne sia pieno, ma la differenza per chi soffre di intolleranze alimentari non è irrilevante.
Ovviamente non esagerate con le quantità, anche perché è piuttosto calorico. Da questo punto di vista il burro chiarificato si avvicina molto agli oli.
Il curry, una delle spezie più apprezzate in cucina
Attorno al curry aleggia un po’ di confusione, infatti alcuni credono che questa spezia coincida con la curcuma, mentre in realtà è solo uno dei tanti ingredienti. A rafforzare questo pregiudizio vi è anche il colore, che caratterizza tanto la curcuma quanto il curry venduto tipicamente nei supermercati. Altri credono che con la parola “curry” si intenda semplicemente una miscela di spezie, e non lo identificano con una ricetta ben precisa.
I più, infine, credono che esista un solo tipo di curry, in realtà le tipologie sono davvero numerose. Quello più diffuso dalle nostre parti è il curry indiano, definito a partire dalla colonizzazione inglese dell’India, che ha contribuito ad esportare questo tipo di spezia in tutto il mondo. In particolare, quando si parla di curry indiano si intende il mix ricavato da curcuma, coriandolo, cumino, peperoncino e semi di senape. Nel paragrafo sotto vi spiego come viene miscelato il vero curry.
In realtà, buona parte dell’Asia vanta una sua tradizione in fatto di curry, da qui la presenza di numerose tipologie. I curry più famosi, oltre a quello indiano, sono quelli thailandesi. La loro caratteristica principale risiede nell’essere delle vere e proprie paste. Il curry, a prescindere dalla tipologia di riferimento, presenta alcune caratteristiche ricorrenti. In primis è decisamente aromatico in quanto composto da vari tipi di spezie, inoltre è quasi sempre piccante, sebbene il grado di piccantezza cambi molto da una varietà all’altra.
Le spezie che lo compongono sono per definizione alimenti ricchi di nutrimento, con proprietà che sfociano nello pseudo-terapeutico. Le funzioni più ricorrenti sono quelle antibatteriche, antisettiche e antinfiammatorie. Senza contare la presenza di antiossidanti, che agiscono in funzione anticancro. A casa mia la porta è sempre aperta a tutti ma in particolare sono felice di soddisfare i miei amici che hanno problemi di celiachia, intolleranza al nichel o al lattosio!!!
Aglio e cipolla, un mix perfetto per il risotto ai frutti di mare
Tra i punti di forza di questa ricetta spicca proprio il sugo a base di frutti di mare. Quest’ultimo si appoggia a un soffritto di cipolle e aglio. Alcuni potrebbero storcere il naso di fronte a questa combinazione, in quanto aglio e cipolla sono in genere considerati alternativi l’uno all’altro. In realtà, se vengono inseriti in un contesto vario, come è quello del risotto ai frutti di mare, si sposano alla perfezione e si valorizzano a vicenda.
Il sugo, e di conseguenza il risotto, non traggono pesantezza dalla contemporanea presenza della cipolla e dell’aglio, in quanto richiedono delle dosi comunque ridotte. Anzi, se ne giovano dal punto di vista nutrizionale. I due bulbi, infatti, fanno bene alla salute in quanto contengono vitamine e sali minerali abbastanza rari, oltre ad una certa quota di antiossidanti. Il riferimento è in particolare all’allicina presente nell’aglio, una sostanza che preserva l’elasticità delle arterie e diminuisce la probabilità di incorrere in infarti, ictus, aneurismi etc.
FAQ sul risotto ai frutti di mare
Come mantecare il risotto con il pesce?
In genere i risotti “di mare” non si mantecano. L’aggiunta del burro e del Parmigiano, infatti, potrebbe coprire i sapori delicati dei pesci e dei crostacei. Al massimo si aggiunge un filo di olio extravergine di oliva.
Qual è il miglior riso per il risotto?
Il miglior riso per fare i risotti è il Carnaroli. Il riso Carnaroli non scuoce, resiste alle cotture prolungate, assorbe bene liquidi e favorisce una texture cremosa.
Che vino abbinare al risotto ai frutti di mare?
Il risotto ai frutti di mare si abbina con i vini bianchi freschi e vivaci. A tal proposito può andare bene un Erbaluce di Caluso, sebbene molti preferiscano le “bollicine”. La scelta in questo caso è ampia, io personalmente preferisco il Franciacorta.
Ricette ai frutti di mare ne abbiamo? Certo che si!
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