Tiramisù con noci e cioccolato, il re dei dessert
Il ruolo essenziale del mascarpone nel tiramisù
Per fare il tiramisù con noci e cioccolato, ci vuole il mascarpone. Che dire del mascarpone? Il suo sapore ricco e inconfondibile di latte fresco e la sua consistenza facilmente lavorabile donano alle vostre ricette un’avvolgente cremosità.
Il mascarpone è un prodotto ricavato dalla lavorazione della crema di latte, tipico di alcune zone della Lombardia. Il nome pare derivare dal termine dialettale lombardo mascherpa o mascarpia, che indica la ricotta o la crema di latte.
Sicuramente le noci sono la frutta secca a guscio più famosa, almeno in Italia. Le noci sono botanicamente considerate dei “frutti”. Si caratterizzano per una certa abbondanza di vitamina E, di potassio, di acidi grassi omega tre e di fosforo. Non a caso, secondo l’immaginario collettivo, fanno bene al cervello. L’apporto calorico è medio (640 kcal), mentre spiccano per la loro versatilità, potendo essere consumate sia crude che all’interno di primi piatti.
Ricetta tiramisù con noci e cioccolato
Preparazione tiramisù con noci e cioccolato
Preriscaldate il forno a 180/200 gradi. Preparatee i savoiardi.Lavorate il mascarpone in una terrina con lo zucchero a velo, un pizzico di sale
Sbattete i tuorli con lo zucchero finché saranno chiari; montate a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale. Incorporate al composto di mascarpone i tuorli e poi, delicatamente, gli albumi.
Sistemate uno strato di savoiardi sul fondo di uno stampo. Bagnateli con poco caffè e fate uno strato di crema; proseguite a strati fino a esaurire gli ingredienti, terminando con la crema. Coprite con pellicola e riponete in frigo per 3 ore.
Prima di servire togliete la pellicola e decorate a piacere con noci e cacao oppure semplicemente con del cacao amaro.
Ingredienti tiramisù con noci e cioccolato
- 40 savoiardi
- 3 uova
- 650 gr mascarpone consentito
- 2 cucchiai zucchero canna
- 60 gr zucchero a velo
- 1 dl caffè
- 3 cucchiai noci tritate
- 120 gr cioccolato fondente consentito
- q. b. di sale.
Fate attenzione se pensate di essere allergici alla frutta secca
La frutta secca, presente nel tiramisù con noci e cioccolato, è ricca di acidi grassi benefici e dà energia, eppure non tutti possono mangiarla. Tra le forme allergiche alimentari più diffuse, infatti, troviamo proprio l’allergia alla frutta secca, che si può manifestare in tanti modi diversi. I più “fortunati” possono essere allergici a un solo frutto a guscio, ma altri invece manifestano reazioni allergiche quando ingeriscono più di una varietà di frutto.
Dunque, evitare la frutta a guscio in forme elaborate può essere difficile, perché essa è presente in diverse preparazioni alimentari industriali. Per questo motivo, i soggetti allergici devono prestare estrema attenzione alle etichette dei cibi, perché questi frutti possono celarsi, anche in minima traccia, in davvero tanti e variegati alimenti. Il primo esempio è rappresentato dalle merendine industriali, ricche di ingredienti tra cui facilmente trovano posto la frutta a guscio e i semi oleosi. Se nelle barrette ai cereali e nei muesli ce l’aspettiamo la frutta secca, così non è invece per le barrette di cioccolato (se non sono alle noci), le torte e altre merendine che non dicono espressamente di essere al gusto di qualche frutto a guscio. In questo tipo di alimenti, la frutta a guscio si può presentare spesso sotto forma di farina, come per esempio la diffusa farina di mandorle.
Tracce di frutta a guscio si possono trovare poi nei pianti pronti vegetariani e vegani (ricordiamo che la frutta secca e i semi oleosi sono ricchi di proteine, perciò rappresentano un buon apporto proteico nelle diete che non prevedono il consumo di carne, pesce, latticini e uova). Ma questi frutti si possono trovare anche in cibi pronti a base di carne e pesce, in particolare se impanati o fritti in pastella. Nelle miscele già pronte di legumi, cereali e semi si possono trovare tracce di frutta a guscio, o ancora in alcuni estratti per brodo. Infine, tracce di questi frutti si possono presentare nelle salse da cucina, nei panini e in alcuni formaggi.
Le principali manifestazioni allergiche sono i disturbi gastrointestinali, come vomito, diarrea, gonfiore addominale. Poi si possono presentare l’orticaria e altre manifestazioni cutanee, insieme al prurito a naso e occhi. Oltre a questi sintomi “più leggeri”, l’allergia alla frutta a guscio può portare allo shock anafilattico, che può provocare gonfiore improvviso e accentuato di bocca e gola, svenimenti o anche conseguenze più gravi.
Tiramisù con noci e cioccolato, un’invenzione strepitosa
Il Tiramisù con noci e cioccolato è uno di quei dolci che lasciano estasiati. Non a caso stiamo parlando di un dessert così gustoso che ormai è conosciuto in tutto il mondo. Fa parte di quella miriade di eccellenze culinarie che l’Italia ha saputo creare dal nulla. E valorizzare.
Le origini del tiramisù, come per molte altre pietanze della nostra straordinaria tradizione, sono avvolte da un magico alone di mistero. In questo caso la contesa vede contrapposte due regioni.
Entrambe ne rivendicano la paternità, che secondo alcuni studiosi può risalire a un periodo recente, ovvero agli anni Sessanta del secolo scorso.
Quello è il periodo, secondo alcune fonti, in cui si sviluppa il tiramisù nella versione moderna che conosciamo oggi. Il quale sarebbe nato in un noto ristorante di Treviso.
E qui però protestano i friulani, secondo cui il dolce appartiene da molto più tempo alla loro tradizione culinaria, nella versione in lingua locale denominata “tirimisù”. Insomma una bella disputa identitaria, da approfondire davanti a un buon tiramisù con nocciole e cioccolato, rigorosamente fondente.
Quel che conta però è che il tiramisù ormai fa parte delle prelibatezze italiche e viene preparato in casa o al ristorante in tutti gli angoli della Penisola.
Secondo molti si tratta di una rivisitazione della zuppa inglese. In realtà è molto di più, è un trionfo di sapori dove s’incontrano la pastosità del mascarpone con la dolcezza, accompagnata da un ottimo retrogusto di uovo, tipica dei celeberrimi savoiardi.
E se le noci non piacciono?
Come abbiamo visto le noci sono salutari, benché un po’ caloriche. Intervengono in questa particolare ricetta del tiramisù in modo non invasivo, quasi in punta di piedi. Non partecipano alla crema al mascarpone, come ci si aspetterebbe, ma solo alla fase di guarnizione. Semplicemente vengono tritate e sventagliate sul dolce pronto per essere congelato, insieme al più proverbiale cacao amaro. La questione rimane: e se le noci non piacciono? Ebbene, in questo caso avete a disposizione qualche alternativa. Quella più prossima, che non stravolge né questo tiramisù né la ricetta originale, suggerisce l’uso delle nocciole tostate e ridotte a granella.
Al limite potreste utilizzare anche le mandorle ben pelate e ridotte a scaglie. Il sapore della nocciola e della mandorla interagisce bene, senza creare spiacevoli contrasti con il cacao e con la crema al mascarpone, che sono i sapori che più emergono dal tiramisù classico. Inoltre le mandorle non si differenziano molto dal punto di vista nutrizionale. Sono comunque ricche di acidi grassi omega tre, magnesio e vitamina E.
Il mascarpone fa davvero così ingrassare?
La risposta purtroppo è sì, il mascarpone fa ingrassare se lo si consuma in quantità elevate. E’ infatti ricco di grassi, che compongono addirittura il 40% della sua struttura. Per quanto concerne l’apporto calorico si attesta sulle 450 kcal per 100 grammi. La crema di mascarpone, dunque, ha il suo perché ma anche un certo “peso”. Non bisogna dimenticare che è realizzata anche con i tuorli e gli albumi. Alcuni ci aggiungono persino la panna!
Il mascarpone vanta comunque alcuni pregi. Tanto per cominciare è un formidabile alleato in cucina quando si tratta di preparare creme. La sua consistenza è morbida, molto facile all’amalgama e regala al palato sensazioni fantastiche. Un altro pregio consiste nella pressoché totale assenza di lattosio, un dettaglio non di poco visto che comunque è un derivato del latte (benché alla lontana).
Il caffè perfetto per il tiramisù con noci e cioccolato
Quando si tratta di caffé noi italiani siamo molto pignoli. Deve essere fatto in un certo modo, e consideriamo (spesso a torto) le versioni estere come versioni di secondo ordine. L’attenzione invece scema quando si tratta di preparare il caffè non già per un break o per la colazione, ma come ingrediente di supporto alle altre ricette. Questa tentazione sfiora anche chi prepara il tiramisù. Ebbene, in questo caso vi consiglio di prestare attenzione in quanto il caffè gioca un ruolo fondamentale, fungendo da bagna per i savoiardi.
Come preparare il caffè in questo caso? Ovviamente con la moka. A tal proposito vale dunque la pena ricapitolare qualche trucchetto. Tanto per cominciare è bene riempire l’acqua fino a metà della valvola. Il caffè, poi, non deve essere pressato (a differenza di quanto suggeriscono altri metodi), bensì va distribuito dolcemente, magari riproducendo la classica montagnola. Infine, il fuoco deve essere estremamente basso per evitare che il caffè si bruci prima ancora che esca del tutto.
Il cacao, un alimento buono e sano
Il cacao è parte integrante di questa ricetta di tiramisù, come tante altre. Il cacao funge da copertura e da ingrediente “fondamentale” allo stesso tempo. Incide sul piano estetico e in termini di sapore, i suoi sentori si mescolano con quelli dei savoiardi al caffè e con quelli (morbidissimi) della crema al mascarpone. Molti temono la presenza del cacao nelle ricette dolciarie, in quanto nell’immaginario collettivo è sinonimo di grassi. Sarà vero? Solo un po’. I grassi ci sono, ma in quantità non proprio esagerata.
E poi il cacao, a suo modo, fa bene. Vanta alcuni pregi dal punto di vista nutrizionale che molti tendono a ignorare. Per esempio è ricco di vitamina E (un formidabile antiossidante) e di magnesio, che mantiene alti i livelli di energia. Soprattutto fa bene all’umore, una verità che tutti gli amanti del cioccolato conoscono, ma che si regge su solidi basi scientifiche. Tale caratteristica è condivisa anche dal suo prodotto più pregiato, il cioccolato fondente.
Due tipi di zucchero per due scopi diversi
Non vi sarà sfuggita l’abbondante presenza di zucchero nella lista degli ingredienti. Anzi di zuccheri ce ne sono addirittura due: quello a velo e lo zucchero di canna. Il motivo di questa peculiare scelta è semplice in quanto interagiscono – almeno inizialmente – con ingredienti diversi. Lo zucchero a velo viene integrato con il mascarpone, che vista la sua cremosità è perfetto per “ospitare” uno zucchero così sottile e leggero. Lo zucchero di canna, invece, viene unito ai tuorli in procinto di essere sbattuti.
Quando si parla di zucchero di canna si fa riferimento sia al bianco che al bruno. In questo caso vi consiglio lo zucchero bianco, in quanto ha un sapore più neutro. Lo zucchero bruno sa di caramello, che non è esattamente un sapore che si confà all’uovo. Se lo apprezzate potete comunque utilizzarlo, la ricetta sarà ugualmente buona. In questo caso, però, vi ritroverete con un retrogusto di caramello tra un assaggio e l’altro.
Come preparare i savoiardi per il tiramisù con noci e cioccolato?
I protagonisti di questo tiramisù con noci e cioccolato sono ovviamente i savoiardi. I savoiardi sono dei biscotti di origine piemontese apprezzati in tutta Italia, e persino all’estero. Si sono guadagnati la loro fama proprio grazie al tiramisù, anche se vengono utilizzabili in altre occasioni (ad esempio per la preparazione della Charlotte, a merenda insieme al caffè etc.). Potreste essere tentati di acquistare i savoiardi al supermercato, e di certo non sbaglierete. Tuttavia vi consiglio di prepararli in casa in quanto non è molto complicato, inoltre trarrete una maggiore soddisfazione e avrete un pieno controllo degli ingredienti.
Qui sul sito ho pubblicato una ricetta per dei savoiardi senza glutine e senza lattosio, perfetti per chi soffre di celiachia e di intolleranze alimentari. La farina doppio zero è sostituita con quella di riso, che tra le altre cose è delicata e perfetta per dei biscottini “leggeri”. Questi savoiardi sono deliziosi e solo leggermente diversi da quelli originali. La resa è perfetta, soprattutto in vista “dell’inzuppo”.
Ricette di dolci ne abbiamo? Certo che si!
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